Hockey Feltre e il sogno Supercoppa. «A Cortina noi ci proviamo»
I ragazzi di Cassol concentrati verso la sfida di domenica alle 17 all’Olimpico. «È un’occasione incredibile per la società, i tifosi, la città e i nostri sponsor»

Competitivi al massimo. Pur consapevole esista un gap tecnico dovuto alla categoria di differenza - e al conseguente numero di stranieri utilizzabili diverso - il Feltre ha la volontà di provare a compiere a Cortina quella che sarebbe una vera e propria impresa.
Si è regalato l’occasione di contendere la Supercoppa all’Hafro domenica allo stadio Olimpico (ore 17) grazie alla conquista della Coppa Italia avvenuta a febbraio e adesso tenterà di impreziosire in modo ulteriore la bacheca.
Le due amichevoli disputate contro Asiago e Unterland hanno aiutato coach Martin Ekrt ad affinare sul ghiaccio l’amalgama tra le linee, nonché l’inserimento dei nuovi Vignoli, Sysak e Mraz.
Così già contro i Cavaliers si è notato qualcosa di interessante.
Una spinta ulteriore la garantirà il tifo biancorosso: una corriera piena e svariati altri tifosi al seguito, pronti a colorare di biancorosso una porzione dello stadio dove a febbraio verranno disputate le Olimpiadi.
«Abbiamo cercato di allestire un roster più competitivo possibile, sia per questo appuntamento sia in vista del campionato». Lo sottolinea il presidente Nicola Cassol. «Domenica andremo sul ghiaccio dando il 150%, trattandosi di una finale che mette in palio un trofeo. È un’occasione incredibile per squadra, società, tifosi, città e anche sponsor, indispensabili per poter svolgere l’attività».
Sicuri assenti Lorenzo Dall’Agnol e Marano, mentre il resto del gruppo dovrebbe rispondere presente. Neanche a dirlo, una prestazione incoraggiante sarebbe il modo migliore di avvicinare l’inizio del campionato di IHL, calendarizzato sabato 20 settembre a Feltre contro il Pergine.
«Intanto già contro l’Unterland abbiamo tenuto sino al termine della sfida, mentre con l’Asiago l’autonomia era stata inferiore. Per il resto, il nostro modo di lavorare ha un duplice obiettivo: riuscire a valorizzare i tanti giovani feltrini presenti nel roster attuale, nonché quelli che negli anni cresceranno nel vivaio, e dare soddisfazioni ai tifosi. La presenza del pubblico è fondamentale se si intende programmare il futuro e non è un caso, fuori dal ghiaccio, ci sia un preciso lavoro volto alla stesura e organizzazione degli eventi collaterali».
Sul ghiaccio, il Feltre riparte da una semifinale playoff e da una Coppa Italia in bacheca. Ripetersi o addirittura migliorarsi non è facile.
«Anzi… Tutti quanti stanno alzando l’asticella e soprattutto fuori dall’Alto Adige vedo club che cercano di essere sempre più competitivi, anche perché è il miglior modo di portare persone allo stadio. L’auspicio è quello di aver lavorato come si deve, naturalmente».
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