Fulgor Farra, ipotesi ripescaggio Dario Zoppè non sarà più il diesse

FARRA D’ALPAGO. La Fulgor Farra pensa alla possibilità del ripescaggio. La società biancorossa deve ancora prendere una decisione definitiva, ma l’idea di chiedere la seconda categoria c’è e andrà...
Di Giacomo Luchetta

FARRA D’ALPAGO. La Fulgor Farra pensa alla possibilità del ripescaggio. La società biancorossa deve ancora prendere una decisione definitiva, ma l’idea di chiedere la seconda categoria c’è e andrà valutata nel consiglio di amministrazionedei prossimi giorni.

«Sembra che la squadra sia messa bene a livello di punteggi – spiega il direttore sportivo Dario Zoppè – non siamo andati bene in Coppa disciplina, ma si potrebbe presentare comunque la domanda. Se non dovessimo essere ripescati faremo tranquillamente la Terza categoria e l’idea sarebbe quella di rialzare subito la china. Negli ultimi 25 anni questa società ha giocato tra la Prima e la Seconda e vorremmo tornare subito in carreggiata».

Una stagione da dimenticare. «Siamo partiti male e non ci siamo più ripresi – continua il dirigente – nel finale abbiamo trovato una quadratura, ma ormai era troppo tardi Sicuramente con un pizzico di fortuna in più e maggiore impegno avremmo potuto giocarci la salvezza ai playout. Ci è mancata anche la giusta mentalità, la Fulgor è una squadra abituata a stare a metà classifica e questa situazione ci ha spiazzato. E poi abbiamo avuto dei problemi in attacco, dove eravamo contati e spesso ha dovuto giocare ragazzi fuori ruolo e alla fine di tutto è andata così».

Società che cambia. La dirigenza si prepara ad un cambio che verrà deciso nelle prossime settimane. Dario Zoppè lascerà la sua carica di direttore sportivo, ma rimarrà nella dirigenza a dare una mano.

«Il lavoro non mi permette di seguire la squadra come vorrei, quest’anno ho visto poche partite perché lavoravo la domenica. Adesso bisognerà vedere cosa fare a livello societario. Aiutare questa società per me è un dovere, abito qui e ho giocato tanti anni con questa maglia. È da capire con che ruolo».

Un anno nero in Alpago. «Bisogna fare i complimenti al Cornei che, tra le squadre in Alpago, sulla carta era forse quella più sfavorita, ma ha fatta un gran campionato. I gialloverdi non meritavano di retrocedere visto il potenziale della rosa che avevano, purtroppo però le partite secche sono difficili da giocare. Bisogna rendersi conto che tre squadre nella stessa zona sono veramente tante, bisognerebbe collaborare per ripartire con un progetto interessante per coinvolgere i ragazzi che non mancano da queste parti».

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