Ecosport, il mini Suv della riscossa

In arrivo in Italia uno dei modelli Ford più attesi. Design aggressivo e il tocco retrò della ruota di scorta
Di Marco Scafati
Ford Ecosport. (04/22/12)
Ford Ecosport. (04/22/12)

Chi l’avrebbe detto che una Ford prodotta in India, nello stabilimento di Chennai, potesse puntare in maniera così decisa al mercato europeo? L’auto in questione è l’Ecosport, che definire nuova sarebbe eccessivo dal momento che in Sudamerica è già in vendita dallo scorso anno, ma di certo dalle nostre parti è una novità. Se non altro perché un mini suv da quattro metri di lunghezza (più i 23 cm della ruota di scorta sistemata dietro al portellone), finora nei listini dell’Ovale Blu latitava.

E visto che il comparto degli sport utility in Europa (quelli di piccole dimensioni sono circa un terzo del totale) ha praticamente raddoppiato i volumi dal 2005 a oggi passando dal 6,5 al 12% del mercato, è sempre meglio avere un’offerta completa. Cosa che, anche grazie all’arrivo del maxi Edge nel 2015, la Ford sta dimostrando di tenere in debita considerazione.

La Ecosport, dicevamo. Le sue specifiche sono tarate sul mercato del vecchio continente e proprio per questo il suo attacco al cuore del segmento è deciso, soprattutto grazie ad un’estetica dinamica ma equilibrata, nel complesso molto gradevole. Il frontale è aggressivo e denota un certo carattere, mentre la ruota di scorta sul posteriore è un tocco retrò che senza dubbio gli amanti del fuoristrada apprezzeranno. Attenzione però, della vettura off-road dura e pura ha solo l’aspetto, perché le ruote motrici sono solo due: la versione con trazione integrale non verrà proposta subito ma tra un paio d’anni.

Una scelta precisa, volta a sottolineare il carattere prettamente urbano di questo modello, che andrà a scontrarsi con una concorrenza “chic” come quella di Renault Captur, Peugeot 2008, Opel Mokka e Nissan Juke, tra le altre.

Anche la scelta dei motori non è casuale, bensì tarata sul tipo di utilizzo: un 1.5 diesel da 90 Cv e un 1.5 benzina da 112 Cv, ma soprattutto quel gioiellino di tecnica che risponde al nome di 1.0 tre cilindri Ecoboost da 125 cavalli, a nostro parere il più adatto tra gli abbinamenti tra powertrain e vettura. Elastico e potente soprattutto ai bassi regimi, quelli più sollecitati dalle andature cittadine, ma comunque parco in consumi ed emissioni.

Ultima nota per gli interni. Sono accoglienti, e lo spazio non manca a dispetto di una lunghezza totale contenuta, che non sottrae nemmeno capienza al bagagliaio.

Magari si è abbondato un po’ con le plastiche sul cruscotto, che danno una certa sensazione di “freddezza” ma tutto sommato non danno troppo fastidio. Rimarchevoli, invece, le tecnologie a disposizione: su tutte, giova ricordare il Sync con funzione AppLink per il controllo vocale delle applicazioni per smartphone e tablet. Perché l’auto di domani dev’essere sempre connessa e multimediale, specie se ha nei giovani la sua platea di riferimento.

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