Curling, il team Constantini rompe il silenzio: «Non ci muove il denaro ma la voglia di crescere»
La campionessa olimpica e le compagne gareggeranno nella nuova associazione Dare+: «Non è un rifiuto del passato»

Si chiama “Dare+” la nuova associazione che accoglierà il Team Constantini, nelle cui fila militano le atlete cortinesi Giulia Zardini Lacedelli, Marta Lo Deserto e appunto la campionessa olimpica Stefania Constantini. «Abbiamo letto con attenzione le recenti dichiarazioni che ci chiamano in causa e sentiamo il bisogno di condividere il nostro punto di vista», scrive in una nota la nuova associazione. «La nascita della nostra nuova associazione non è un gesto di rottura con il passato, né tantomeno un rifiuto delle esperienze vissute. Al contrario, è un atto di amore verso il nostro sport e lo sport in generale, una scelta che nasce dalla voglia di crescere, di metterci in gioco e dare, davvero, di più».
La notizia che il team capitanato da Stefania Constantini non avrebbe più fatto parte del Curling Club Dolomiti era deflagrata a inizio mese e aveva generato un certo scossone nel panorama del curling. La motivazione alla base della scelta sembra essere di natura economica (un nuovo sponsor trovato da Stefy e compagne, in grado di garantire sostenibilità economica per i numerosi impegni sportivi delle atlete), ma, precisano, «non è il successo o il denaro a muoverci, bensì il desiderio sincero di iniziare una nuova strada, costruire, crescere e diventare un valore aggiunto per il curling italiano e non solo: siamo un’associazione sportiva aperta e non vediamo l’ora di concretizzare le nostre idee in futuri progetti».
“Dare+” non è un nome scelto a caso: «È un’espressione che in italiano e in inglese mantiene lo stesso significato e che rappresenta perfettamente lo spirito con cui nasce questa realtà. Dare, osare, andare oltre i propri limiti: sul ghiaccio e nella vita», proseguono. «Siamo ancora una piccola associazione, nata dal coraggio e dall’entusiasmo di un giovane gruppo di atleti che mettono ogni giorno cuore, tempo e passione in ciò che fanno. Ad oggi siamo operativi nel curling, ma l’intento prossimo è quello di coinvolgere altri sport e generare nuovi percorsi dinamici e interconnessi».
Nonostante il team Constantini non abbia ottenuto la cessione del diritto sportivo da parte del CC Dolomiti, potrà regolarmente partecipare al campionato italiano femminile, giocando tutti i turni, per difendere il titolo conquistato la stagione scorsa e lo farà sotto la nuova associazione “Dare+”. «E, tra una trasferta e l’altra, sarà inoltre impegnato nella preparazione olimpica a Cembra, insieme a tutti gli altri atleti presenti nella lista dei Probabili Olimpici».
«Facendo riferimento al curling, sappiamo bene che ciò che già esiste ha un valore enorme», aggiungono le ragazze. «Siamo pochi, ma buoni. Non vogliamo sostituire, ma contribuire, seguendo la volontà di creare più ricchezza. Siamo fiere di far parte di un movimento che, pur con numeri ancora contenuti, continua ad ottenere risultati importanti per la nostra nazione. Il nostro obiettivo è semplice e ambizioso al tempo stesso: restituire allo sport tutto ciò che ci ha dato, mettendo a disposizione le nostre competenze, la nostra energia, la nostra visione. Vogliamo affiancarci a chi da anni lavora con passione per far crescere il curling italiano. E vogliamo farlo con rispetto, entusiasmo e collaborazione».
«Amiamo profondamente questo sport», dichiarano ancora le atlete. «Per molti di noi, grazie al supporto dei gruppi sportivi delle Fiamme Oro e della Guardia di Finanza, il curling è anche un lavoro. Una fortuna enorme, che viviamo con gratitudine. E proprio per questo sentiamo il dovere di restituire, ogni giorno, ciò che il gioco ci regala: emozioni, insegnamenti, amicizie, sogni. A fronte di un passato comunicativo che non è necessario raccontare, ci teniamo però a ribadire, con fermezza e sincerità, che solo la passione ci guida. Passione e la volontà di contribuire, con umiltà e ambizione, ad un movimento che ha bisogno di crescere, ma soprattutto di restare coeso, oltre le differenziazioni legittime in club e gruppi».
«Ci rivolgiamo ai giovani, agli appassionati, a chi è curioso di scoprire uno sport ancora poco conosciuto, ma incredibilmente affascinante», concludono. «Vogliamo farli innamorare del curling, come è successo a noi. E costruire, insieme, un futuro più grande. “Dare+” è appena iniziato, ma ci auguriamo possa, con il nostro contributo, diventare sempre di più».
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