Cresta: «Con chi ce l’ha Boccanegra?»

BELLUNO. Cresta della montagna. Un monte da spianare tra il nuovo direttore generale Lorenzo Cresta e l’ex direttore sportivo Gianpietro Boccanegra. A parte che le due posizioni non sono ancora state ufficializzate dal Belluno, il diesse ha spiegato il suo addio, mettendo in campo l’incompatibilità con il digì. Il difensore centrale e responsabile del settore giovanile come risponde a queste motivazioni? «Non so cosa dire, se non che da parte mia non ci sono mai stati problemi con Boccanegra. Di conseguenza, non capisco come faccia a dire che tra noi ci sarebbe dell’incompatibilità. Posso solo aggiungere che le rispettive posizioni non sono ancora state precisate, quindi bisognerà aspettare qualche giorno per essere più chiari».
O io o lui. Il ds è stato già molto esplicito. Cioè: da una parte, mi si chiedeva di risparmiare e dall’altra si crea una figura nuova: «L’unica cosa che posso fare è chiedere a Boccanegra come mai ce l’abbia con me. In queste settimane, ho pensato soprattutto a giocare e al settore giovanile, pertanto può anche darsi che mi sia sfuggito qualcosa. Per il resto, posso anche cominciare a pensare che non abbia una grande idea su quelli che sono i compiti di un direttore generale. Aggiungo che se la dirigenza ha ritenuto di affidarmi un compito così importante, significa che lo riteneva utile e soprattutto mi considerava la persona più adatta».
Diversi addii. Via Boccanegra e tanti cari saluti anche al segretario Eligio Pison. Perché non rimangono, dopo un risultato così importante: 52 punti e salvezza con un certo anticipo: «Vedo Pison tutti i santi giorni e il fatto che se ne vada è per me una notizia. Può essere vero il fatto che negli ultimi tempi non era allo stadio per le partite, ma ogni pomeriggio passava in piazzale della Resistenza. Non voglio credere che fosse solo per mettere a punto le ultime cose».
I nuovi incarichi. Il direttore sportivo potrebbe essere uno tra Gianni Davanzo e Augusto Fardin, mentre per il ruolo di segretario sarebbe pronto Paolo Mezzacasa. «Credo che, nel giro di una settimana, tutto dovrebbe essere definito. Ci sarà una conferenza stampa, nel corso della quale saranno presentati tutti i nuovi componenti dell’organigramma. Adesso è prematuro parlarne».
Aspettando il presidente. L’incognita più grossa è quella relativa al numero uno: il sostituto di Sergio Carbonari, che comunque sarà in carica fino al 30 giugno. Il candidato è sempre Livio Gallio, che però era dato talmente per scontato tre settimana fa, da non essere ancora dietro alla scrivania».
Raschi in sala d’attesa. E poi c’è ovviamente l’allenatore, che sarà vittima come tutti delle spending review. Ci saranno inevitabilmente dei tagli economici, da capire se il tecnico delle salvezze Roberto Raschi ci starà o meno.
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