Coppa Dolomiti, la notte del Monte Tomatico

Il match winner Ren: «Non abbiamo mai perso, eravamo convinti di potercela fare»
Di Raffaele Scottini

TOMO. Il mister Manfroi che esce dallo spogliatoio in festa per la vittoria della coppa Dolomiti con i capelli metà gialli e metà blu è l'immagine del trionfo del Monte Tomatico, che ha la gioia del trionfo in testa e nel cuore. Arsiè sconfitto 1-0 con la firma di Silvano Ren.

«Ci credevamo, lo abbiamo fatto per tutta la stagione», commenta il match winner. «È anche un po' la rivincita della gara di campionato, quando sono stati loro a batterci e forse abbiamo perso le chance di vincere il campionato, però siamo contenti così. Eravamo quasi sicuri di potercela fare, non abbiamo mai perso in questa edizione. È un orgoglio aver portato per la prima volta questa coppa su a Tomo. Penso sia un successo meritato, anche se la partita non è stata bella. Il primo tempo abbiamo giocato male e facevamo fatica a tenere la palla senza un attaccante puro, nella ripresa meglio noi. Durante l'anno abbiamo dimostrato di poterla vincere e la soddisfazione personale è tanta».

Gli fa eco il centravanti Daniele Veser: «Si stava mettendo male quando l'Arsiè ha avuto il rigore, che per fortuna è stato sbagliato. Abbiamo sofferto, però siamo riusciti ad andare in vantaggio e l'abbiamo portata a casa».

L'emozione della partita sta in due parole: sofferta, ma bella: «È stata dura, specialmente nel primo temp. Mentre l'Arsiè viene da alcuni campionati di seconda categoria, tanti dei nostri ragazzi sono meno abituati e qualcuno ha patito un po' di emozione davanti a tanta gente. Il secondo è stata più equilibrata e forse è giusto averlo finito avanti di un gol», commenta il mister Marco Manfroi. «L’Arsiè ha avuto la grande occasione dal dischetto e se avesse segnato magari sarebbe finita lì. Ci hanno reso quello che abbiamo fatto noi domenica, quando abbiamo sbagliato noi il rigore. Sono contento per il Tomo che è la prima volta che vince la coppa Dolomiti. Ringrazio l'allenatore dei portieri Adriano Faoro detto “Maier” e il direttore sportivo Luciano Gorza.

Festeggia anche Matteo Roncalli: «Una bella soddisfazione, dopo una stagione tirata in cui negli ultimi due mesi abbiamo giocato tre partite a settimane. Siamo arrivati un po' stanchi, non abbiamo giocato benissimo però abbiamo vinto la coppa», racconta il centrocampista della squadra gialloblu. «Anche se siamo vecchiotti ce l'abbiamo fatta. Adesso prepariamoci ai play-off che ce li meritiamo».

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