Belluno, Gallio è più vicino

Serie D. Il candidato presidente ha tutte le carte scoperte. E Raschi attende
Di Gigi Sosso
Belluno legnago 0-0
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BELLUNO. Sveglia con Gallio. Ieri dev’esserci stata una riunione importante, al Belluno. Una di quelle, che ti aiutano a velocizzare certi lavori in corso ormai da settimane. Giravano per la città insieme il presidente uscente Sergio Carbonari, il vicepresidente Giampiero Perissinotto e il candidato unico alla presidenza Livio Gallio. C’era anche una quarta persona, ma nessuno l’ha presentata. Potrebbe essere il momento di sciogliere la riserva per l’ex centrocampista, anche perché ormai quasi tutte le pedine stanno andando al loro posto: il nuovo direttore generale è Lorenzo Cresta e ci sono due nomi forti per i ruoli di direttore sportivo e segretario: Augusto Fardin, in alternativa Gianni Davanzo e Paolo Mezzacasa. Entrambi hanno dato la loro disponibilità di massima.

Sia Fardin che il già presente Mezzacasa non avrebbero confermato il mister Roberto Raschi solo un anno fa e adesso? «In realtà, avevamo raggiunto un certo tipo di accordo anche sul mister», spiega Mezzacasa, «la mia mancata permanenza e l’abbandono della pista Fardin, alla fine della scorsa stagione non è dovuto alla conferma di Raschi, ma ad altri aspetti. Diciamo che volevamo migliorare, ma non fare delle rivoluzioni. Adesso vedremo se arriveremo a una stretta di mano definitiva. Ci siamo lasciati bene, a suo tempo e ho sempre detto che do volentieri una mano».

Raschi in attesa. Non sarà bellissimo fare la squadra da metà maggio in poi, quando altri direttori ci stanno lavorando già da mesi. Il problema non è tanto quello dei giocatori vecchi, ma dei fuoriquota, che devi aver visto e rivisto, per non rimediare dei bidoncini. Come è già capitato e capiterà ancora. Il mister Roberto Raschi è in una posizione delicata e resa ancora più complicata dai tagli economici, che la società ha già annunciato. «Bisogna spendere un po’ meno, ma soprattutto spendere un po’ meglio» ha già detto Carbonari.

Corbanese e gli altri, Nessuno avrebbe scommesso un centesimo bucato sulla conferma di Davide Furlan, per quanto Raschi lo ritenesse prezioso sia in campo che in spogliatoio, mentre ci sarebbero alcuni giocatori da non lasciarsi scappare, approfittando anche del fatto che la crisi si sente dappertutto, tanto è vero che diverse società stanno tagliando gli appartamenti. Simone Corbanese è di Belluno e Andrea Radrezza lo è d’adozione, ma sembra impossibile che non ricevano qualche offerta, avendo messo insieme rispetttivamente 20 e 13 gol. Un altro che non bisognerebbe lasciarsi scappare è Marco Duravia, ma prima ci vuole un direttore sportivo, che sappia con quanti denari può fare la campagna acquisti».

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