Baldi sicuro: «Non c’erano i loro rigori»

L’allenatore del Belluno spegne le proteste trevigiane e guarda avanti: «Bello il primato però attenzione al Mantova»
MOTTA DI LIVENZA. Passo San... Baldi. Il Belluno è tornato in provincia con altri tre punti e fanno nove. Più di così non si poteva umanamente fare. Michele Baldi deve aver seminato verdura di prima qualità, se il raccolto è questo. Primo posto, ma vietato illudersi: «Ci fa un grande piacere, del resto lavoriamo per fare risultati positivi e, quando arrivano, non possiamo che esserne contenti. A parte questo, sono passate solo tre settimane di campionato ed è presto per fare qualsiasi tipo di ragionamento. Continuiamo a dare il massimo e, fra qualche tempo, faremo un primo bilancio».


Quello che ha fatto arrabbiare l’allenatore bolognese è l’apparente sazietà dopo il primo vantaggio: «Abbiamo rischiato di riaprire la gara, salvo poco chiuderla definitivamente e costruire i presupposti, per segnare diversi altri gol. La Liventina ha fatto bene in dieci uomini e qualche problema ce l’ha senz’altro creato».


Ci sono stati alcuni episodi da rivedere: l’espulsione di Gobbato e i rigori non concessi a Franzin e Mestre. I trevigiani giurerebbero che ha torto marcio l’arbitro Rispoli: «Le massime punizioni reclamate non c’erano, quello che semmai bisogna capire è se quella di Rocco fosse o meno chiara occasione da gol. Il direttore di gara ha deciso così e ne dobbiamo prendere atto».


Nel giorno in cui Corbanese e Rocco non compaiono nel tabellino, ci pensa un prodotto del settore giovanile a firmare i tre punti: «Salvadego è uno che vede sempre la porta, nel corso della settimana. Fa gol e si muove bene. Gioca dieci metri più indietro, rispetto al suo ruolo originario, tuttavia non la perde mai di vista e i risultati sono questi».


Tre vittorie su quattro sono arrivare lontano dal Polisportivo: significa qualcosa? «Per me, no. Mi spiego: non siamo in categorie con 20 mila spettatori sulle gradinate e il fattore ambientale non conta. Noi dobbiamo cercare di vincere tutte le partite».


Domenica un Mantova in difficoltà: «Siamo una squadra consapevole dei propri mezzi, però attenzione alla prossima avversaria. Non mi fido dei virgiliani, premesso che il nostro obiettivo rimane quello di batterli».
(g.s.)




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