Auronzo, Cadore, Comelico: unico settore giovanile

Siglato tra le tre società un accordo per crescere, che i presidenti definiscono «storico»

CADORE. Un unico settore giovanile per Auronzo, Cadore e Comelico. Non è più soltanto un’idea. Le tre società hanno siglato un patto («un accordo storico», come è stato definito) che consentirà di costruire, già dalla prossima stagione, un settore giovanile calcistico unitario per tutta la vallata.

Le squadre prenderanno il nome della società che più delle altre, anche per ragioni di numeri, è riuscita negli ultimi anni a realizzare un settore giovanile robusto e strutturato, il 1919 Cadore. Il progetto sarà gestito da un comitato esecutivo che comprenderà membri di ognuna delle tre realtà. Responsabili del settore giovanile saranno Matteo Poclener ed Enrico Ben. L’obiettivo delle tre società è quello di dar vita a «un progetto importante che possa finalmente trascinare lo sport ad alti livelli nel nostro territorio, affiancando il ruolo sociale e ludico che abbiamo sempre praticato spalancando le porte a chiunque voglia vivere lo sport come momento educativo e di svago». Numerosi gli impianti a disposizione: Pieve, Calalzo e Lozzo, oltre allo “Zandegiacomo” di Auronzo e al sintetico di Lacuna. «È sì un momento storico», spiega il neoeletto presidente dell’Auronzo, Federico Bombassei, «ma più che altro è una delle poche soluzioni per andare avanti. Il nostro, ad ogni modo, è un progetto fatto bene e con dei sani principi. I ragazzi escono dalla scuola calcio con la possibilità di ritornare nella squadra del loro paese d’origine alla fine del ciclo del settore giovanile. Speriamo che i giovani e le famiglie ci seguano».

«Si tratta di un passaggio molto importante», spiega Giulio De Mario, presidente del Dolomiti (la società giovanile nata diversi anni fa dalla collaborazione di Comelico e Auronzo) e punto di riferimento del vivaio del Comelico, «anche perché ci sono sempre meno ragazzi che nascono e, allo stesso tempo, sempre più sport a disposizione. I primi anni saranno duri perché si tratterà di mettere tutte le caselle al loro posto ma sono convinto della bontà di questo progetto».

Il Dolomiti resterà in attività ancora per un anno e parteciperà a due categorie, Primi calci e Pulcini. «Come società abbiamo sempre cercato accordi come questo», spiega Attilio Del Favero, presidente del 1919 Cadore, «e sono contento che anche i presidenti della altre realtà siano d’accordo. Si tratta, naturalmente, solo di una fusione a livello giovanile: è importante che le diverse società, e con esse prime squadre e juniores, continuino ad esistere e restino lo sbocco naturale per i ragazzi».

«Visto il calo demografico delle nostre vallate», chiude il presidente del Comelico Rudy Costan, siamo ben disposti ad unire le forze per portare avanti dei programmi significativi. Inoltre metteremo a disposizione il nostro impianto anche in inverno, periodo particolarmente complicato qui da noi». (n. p.)
 

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