Alleghe, Veggiato e i 1600 del De Toni

ASIAGO. La corazzata Pokel. Non avrà al seguito i milleseicento dell'ultima partita interna con il Milano, ma l'Alleghe sale ad Asiago, per speronare con anticipo il master round. Entrare nelle prime cinque, insomma, da decidere più avanti con quale piazzamento. Certo dev'essere esaltante fare la festa al nuovo allenatore meneghino Adolf Insam, di fronte a tutta quella gente, tra appassionati delle vallate e turisti di passaggio. Daniele Veggiato ha giocato con i reattori ai pattini.
«È stato molto emozionante - ammette il bomber alleghese - aggiungo che noi abbiamo sempre avuto un buon pubblico, tranne in un paio di partite in tutto. Leggo che, invece, i cugini del Cortina hanno fatto solo 49 paganti in una non lontana partita con il Fassa. Affari loro, naturalmente, pero sono numeri che fatto riflettere, secondo me anche sulla qualità diversa del gioco che esprimono le due squadre».
L'ultimo derby. Eppure, prima di Natale, gli ampezzani hanno vinto la loro prima sfida sulle quattro complessive, anche se solo ai tiri di rigore e allora come la mettiamo?
«Confesso che non è per niente semplice giocare contro chi bada solo a distruggere e non si preoccupa di costruire. Quella più recente dell'Olimpico non è strata una buona serata per l'Alleghe, ma fossi in loro non mi esalterei per quella vittoria. Alla fine, l'avevamo anche raddrizzata e, ai rigori, si sa che può andare in qualsiasi maniera».
Altra sfida veneta. L'Odegar sarà sicuramente meno ospitale e non solo perché gli stellati hanno appena vinto proprio a Cortina: «Eppure ci tocca vincere, se vogliamo prenotare un posto nel master, non importa ancora quale. Tre punti e sarebbe ormai fatta. Ovvio che non ce'è niente di scontato e avremo di fronte una squadra competitiva. Aggiungiamoci anche il fatto che in casa abbiamo perso solo una volta, a ottobre, con il Valpusteria, mentre fuori accusiamo qualche problema in più, ma si tratta di una gara alla nostra portata».
La forza di Pokel. Una cosa è ormai matematica: la scorsa estate il presidente Renato Rossi ha azzeccato l'allenatore. E se Tom Pokel si sedesse anche sulla panchina della Nazionale, lo convocherebbe Veggiato? «Sono finiti quei tempi... Certo il coach è veramente bravo: l'aveva dimostrato a Pontebba e lo sta confermando da noi. Lo vedrei molto bene anche in azzurro, ma intanto vediamo di fare il massimo qui».
Vittima del turn over. Uno straniero andrà in tribuna anche stasera. Mercoledì è toccato a Gino Guyer, stavolta chi sarà il predestinato? «E chi lo sa? Decide Pokel, naturalmente e mi pare che finora abbia sempre azzeccato la scelta».
Da verificare se l'Asiago potrà utilizzare il nuovo portiere Plante. A Cortina, era fuori anche il difensore Michele Strazzabosco. (g.s.)
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