Alberto Tibolla da Sedico a Roma «per restarci a lungo»

L’ex centrocampista del Chievo sogna in grande: «Non vedo l’ora di allenarmi con il mio idolo Daniele De Rossi»

ROMA. Da Sedico a Roma. Dopo il Chievo Verona e la nazionale azzurra, Alberto Tibolla parte alla conquista della capitale, cercato e voluto fortemente nella Primavera giallorossa dal direttore sportivo Walter Sabatini. Alberto cercava il momento giusto per fare il salto decisivo e l’occasione si è presentata poco più di una settimana fa, in un giovedì qualunque.

«È stata una chiamata improvvisa», racconta il giovane centrocampista ex Chievo, «hanno prima sentito mio papà, poi lui mi ha avvisato che c’era l’interesse della Roma. Quando ho dovuto scegliere, non ci ho pensato due volte e ho deciso di andare. La formula è quella del prestito fino a giugno con il diritto di riscatto: tra qualche mese vedremo se sarò riuscito a convincere la Roma ad acquistarmi a titolo definitivo».

Una valigia fatta in quattro e quattr’otto e alle spalle qualche incomprensione con la società che ti ha cresciuto in questi ultimi anni, fino a portarti in nazionale under 18, l’unico giovane del Chievo a fare presenza costante con gli azzurrini.

«Quest’estate ho cominciato bene la stagione, ma con il passare delle settimane ho iniziato ad avere meno spazio rispetto agli anni scorsi. Sono arrivati in rosa giocatori nuovi, provenienti da società importanti e spesso accade che abbiano la precedenza di giocare su altri. Ci sono rimasto un po’ male, dopo tutti questi anni di impegno e allenamenti in gialloblù. Logico, quindi, che quando si è presentata l’occasione di trasferirmi in una piazza come Roma, sia stato contento di andare, anche se ho dovuto salutare tutti i miei amici e compagni di squadra, con i quali sono ancora molto legato».

La Roma di Garcia una settimana fa si trovava a Verona per la partita di campionato. Sei arrivato nell’albergo dei giallorossi con i genitori e il tuo procuratore, firmando per il prestito Roma fino a giugno.

«Sabato ho incontrato il direttore sportivo e ho firmato, subito, dopo ho avuto l’occasione di incontrare Daniele De Rossi. Ero molto emozionato, perché lui è uno dei centrocampisti a cui mi sono sempre ispirato. Se mi ha dato consigli? Ero talmente contento di incontrarlo che mi sono “accontentato” di fare una foto con lui, spero ci sia l’occasione più avanti di poterlo conoscere meglio. La Primavera si allena a pochi metri da Totti e compagni, l’obiettivo è riuscire a raggiungerli».

In questa finestra di mercato la Roma ha comprato molti giovani, tanti difensori e attaccanti, ma a centrocampo l’unico a essere arrivato è proprio Tibolla...

«Sono stato uno dei primi a essere scelto», continua Tibolla, «mi hanno cercato e mi hanno fatto sentire veramente importante, facendomi capire che puntano molto su di me, visto che sono l’unico giocatore che hanno preso per la mediana».

Dopo un solo allenamento, ecco il debutto al torneo di Viareggio in Roma–Fiorentina 0-1.

«Scendere subito in campo mi ha dato una grande carica, sono contento della mia prestazione, nelle pagelle sono l’unico a centrocampo ad aver preso la sufficienza e non è semplice prendere sei quando perdi. Abbiamo giocato un primo tempo sottotono, invece il secondo è andato molto meglio. Il gol subìto è stato un nostro regalo».

Come sono stati i tuoi primi giorni nella capitale?

«Sono stato accolto molto bene, conoscevo già qualche ragazzo che avevo incontrato in questi anni. Vivo in un appartamento fuori Trigoria con altri tre ragazzi ed è bello avere la propria autonomia. Per quanto riguarda la scuola, quest’anno non farò il trasferimento da Verona, finendo gli studi grazie ai corsi online e dando l’esame a fine anno. Se la prossima stagione sarà ancora giallorosso mi iscriverò qui per fare la maturità e ottenere quindi il diploma della Ragioneria, un traguardo a cui tengo molto».

Quali differenze hai colto tra la tua vecchia squadra e quella nuova?

«Sono qui da pochi giorni, ma ho già potuto notare che a Roma sono molto organizzati e attenti a ogni particolare, non ti fanno mancare niente. Anche al Chievo Verona non mi è mai mancato nulla, ma qui ti trattano come fossi già un professionista. È una cosa normale, perché la Roma è una squadra più grande e ha a disposizione un budget maggiore».

L’obiettivo è farsi notare da mister Garcia...

«Spero arrivi al più presto la possibilità di allenarsi con la prima squadra. In questi giorni siamo impegnati al torneo di Viareggio ma una volta terminato mi allenerò al massimo per cercare di ottenere questo risultato».

Dopo il passaggio in giallorosso, la tua bacheca di facebook è stata tempestata da messaggi di amici e conoscenti che ti auguravano buona fortuna per questa nuova avventura.

«Ringrazio tutti per i messaggi che ho ricevuto, in particolare la mia famiglia e i miei amici più stretti, che mi sono sempre stati vicini».

Logico chiederti un commento sul campionato di serie A.

«La Roma sta facendo una grande stagione e gioca un bel calcio, ma la Juventus per quest’anno rimane imbattibile. Dal prossimo anno possiamo pensare di vincere. Il Milan? Nonostante tutto, penso che arriverà a giocarsi un posto per l’Europa League. Da tifoso sono contento dell’arrivo di Seedorf, mi è sempre piaciuto come giocatore e ha il carisma giusto per guidare la squadra».

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