Acka: «Montebelluna alla portata del Belluno»

Il centrocampista è carico per la trasferta di domenica. «Presto fuori dalle zone basse»

BELLUNO. Il curriculum della squadra di Roberto Raschi sta diventando promettente, dopo la vittoria di Monrupino e il pareggio con il Legnago. Domenica sogna una rete a Gianni Careri, l'esperto portiere del Montebelluna. Uno dei pochi giocatori di una certa età, alle dipendenze del mister Ivanoe Lanzara e del ds ex Feltrese Rinaldo Mazzonetto (in panca, se per caso Lanzara gioca).

«Al di là di tutto, scendiamo a Montebelluna, per fare i tre punti - promette Stephane Acka, dopo aver riscosso il caffè da Raschi - quella trevigiana è senz'altro una squadra alla nostra portata e noi vogliamo dare continuità agli ultimi risultati. Non abbiamo vinto con il Legnago, vediamo di farlo in via Biagi, anche se loro vengono da un buon risultato a San Vito al Tagliamento. Vogliamo tirarci fuori dalla zona bassa della classifica questa operazione passa per un successo domenica».

Peterle non c'è. L'anno scorso c'era un bellunese, nel Monte. Il difensore alpagoto Massimo Peterle, un ragazzo di scuola Cittadella, che in estate era finito nell'agenda del direttore sportivo dell'Alpago, Fabio De March. Non gioca più da quelle parti, mentre nel Belluno gli ex sono tre: oltre a Simone Corbanese, il terzino sinistro Gianluca Gallonetto e l'esterno mancino Marco Duravia. Tutti sono stati protagonisti impagabili della qualificazione ai play off.

Precedenti caldi. Quello tra Belluno e Monte è qualcosa di più di un derby veneto. Sono due vicine e non sono mancate le partite all'ultimo pallone, qualcuna anche molto nervosa, come quando il massaggiatore Stefano Ali fece un gestaccio all'allora mister gialloblù Gianfranco Borgato. Vecchie ruggini, ma si rischiò lo scontro.

L'infermeria. Nel Belluno, sempre fuori il mancino Stefano Mosca. Gli altri si stanno allenando. (g.s.)

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