«A Limana non abbiamo fatto nessun golpe»

LIMANA. La vicenda Limana vista dall’altra parte. Hanno lasciato sfogare mister, giocatori e direttore sportivo, poi hanno acceso il computer e scritto una lettera per spiegare il loro punto di vista. La firma in calce è del nuovo gruppo dirigenziale, composto dal futuro presidente Ugo Broggiato, Ulisse Trezzi, Daniele Bianchi, Michele Girardi e Andrea Vio.
«La cosa che più ci preme», si legge ad inizio missiva, «è che non si è trattato di un “golpe”, bensì del programma di un gruppo alternativo alla dirigenza storica, formato da persone che da tempo partecipano e collaborano assiduamente al settore giovanile del Limana e, cosa di primaria importanza, supportato da molti genitori di ragazzi tesserati. Riassumiamo quanto è successo, perché ci teniamo a palesare come tutto si sia svolto in termini di democrazia e normali logiche di opposizione. Ad inizio aprile, 18 soci su 32 ci chiedono, come da statuto, una convocazione di assemblea per rinnovo cariche sociali; viene concordato col presidente Cesa lo svolgimento della stessa dopo la metà di maggio, per permettere la tranquilla chiusura dei campionati. Improvvisamente viene convocato un direttivo urgente, dove il presidente e i suoi collaboratori presentano ed eleggono 24 soci (giocatori prima squadra, allenatori e vecchi iscritti). Per difenderci ci troviamo costretti a far entrare 40 genitori come soci. Gli avversari presentano un’altra lista di 14 soci simpatizzanti e alla fine otteniamo la maggioranza nel direttivo, in un’affollata assemblea di ben 110 soci. Da questo momento partono gli attacchi dell’allenatore e dei giocatori della prima squadra. Se viene permesso ad allenatore e giocatori (conflitto di interessi?) di entrare nella gestione e difesa della società e diffondere notizie parziali, false ed offensive significa che la società è priva di potere e di credibilità. Se la vecchia dirigenza ha il supporto della prima squadra e di qualche collaboratore storico, noi siamo orgogliosi di essere sostenuti da molti genitori e da un nuovo gruppo direttivo».
A questo punto viene tirato in ballo il discorso economico.
«Riconosciamo al presidente l’avere sanato il bilancio, ma è stato omesso che è possibile solo con l’entrata di nuovi sponsor nella stagione scorsa. Gli stessi sponsor, nell’attuale, si sono ritirati non condividendo la mancanza di disponibilità e di programmi nei confronti del vivaio. Tutte le attività svolte sono sempre state totalmente a carico delle famiglie».
Si chiude con il futuro.
«Ma soffermiamoci sui programmi, visto che in tanti articoli mai si è letta questa bella parola. Siamo orgogliosi che Roberto Pavan abbia deciso di collaborare con noi e sicuri che il suo apporto tecnico, con la collaborazione di Vio, fautore dei successi ottenuti dal giovanile negli ultimi due anni, ci permetterà di creare un grande progetto dai Primi Calci alla prima squadra. Una gestione tecnica uniforme ed equilibrata, una serie di tornei fuori provincia e collaborazioni con altre società bellunesi ci permetteranno di portare sempre più giovani alla prima squadra. I nostri tecnici presenteranno alla stampa nei prossimi giorni un programma di sviluppo e crescita della società. Ci attiveremo per una partecipazione decorosa al campionato di Prima categoria e a tal proposito gli atleti della prima squadra, ai quali va un plauso per il traguardo raggiunto, verranno contattati al più presto». (dapo)
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