24 ore di San Martino, complimenti e qualche critica

BELLUNO. Da manifestazione prettamente sportiva, la 24 ore si sta un po' trasformando. La pro loco Pieve Castionese ha già voluto dare la sua impronta alla corsa a staffetta più antica d'Italia, ma qualche squadra, specie le storiche, hanno digerito a fatica alcune novità. È piaciuta la scelta di abbassare le quote di iscrizione.
«Ce l'hanno chiesto le squadre», spiega il presidente della pro loco, Maurizio Fontanelle. È piaciuto un po' meno il pacco gara: la maglietta donata a tutti gli atleti è sembrata un po' poco a molti. Novità anche nel settore premi: l'Antico Caffè Slalom, che ha vinto questa edizione, non avrà l'iscrizione gratuita alla prossima, ma avrà uno sconto del 50 per cento. A livello individuale, invece, i premi in denaro che il Gp Vescovà riservava agli atleti più veloci sono stati sostituiti da buoni spesa.
«Sempre di soldi si tratta», si difende Fontanelle. Ma questa modifica ha scoraggiato molti atleti stranieri a partecipare alla corsa. Poco male, dirà qualcuno, così hanno gareggiato gli italiani. Però il livello, a detta di molti responsabili delle squadre, è stato più basso rispetto a quello visto in pista l'anno scorso.
«Ma chi ha vinto ha percorso più km dell'anno scorso», dice Fontanelle. «La manifestazione è in crescita da anni».
«Sono stato fortunato ad aver trovato un'associazione come la pro loco Castionese per portare avanti la 24 ore di San Martino», dice Dino Fasolo, che con il Gp Vescovà ha organizzate tantissime edizioni. «Però devono farsi un po' di esperienza sportiva».
A inizio gara i pettorali stampati per ciascuna squadra erano solo tre al posto di ventiquattro. «C'è stato un errore in fase di stampa, abbiamo rimediato mettendo i numeri sulla carta», si difende Fontanelle. E il servizio di spugnaggio? Qualcuno ha notato non ci fosse.
«Non serviva, non faceva caldo. Ma eravamo pronti a metterlo in funzione, qualora si fosse rivelato necessario».
Qualche visitatore si è lamentato per i prezzi un po' elevati per le bibite allo stand della pro loco, qualche squadra ha criticato il fatto che le classifiche finali non vengono più consegnate in versione cartacea, ma vanno scaricate dal sito dei cronometristi. Dettagli, ma che per qualcuno fanno la differenza.
«Abbiamo fatto alcune scelte, con la consapevolezza che non avremmo mai potuto accontentare tutti», spiega Fontanelle. «Potremo fare meglio il prossimo anno. Avevamo tre squadre in più dell'anno scorso, e quelle che si sono aggiunte lo hanno fatto non perché puntavano alla vittoria, ma a trasmettere un messaggio solidaristico. L'aspetto sociale è stato esaltato in questa edizione, ma non ha portato via nulla alla 24 ore come corsa».
Fontanelle è soddisfatto. «Si è respirato un clima di collaborazione. Ora qualche giorno di riposo, poi inizieremo a pensare alla prossima edizione». Con un obiettivo: far crescere la staffetta giovani.
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