Giochi, Saldini commissario straordinario per la cabinovia Socrepes

L’opera è appesa ad un filo e la nuova bozza del Dl Infrastrutture darebbe ancora più poteri al ceo di Simico. Zanella (Avs): «Brutta forzatura»

 

La stazione intermedia della cabinovia Socrepes
La stazione intermedia della cabinovia Socrepes

 

La nuova bozza del Dl Infrastrutture prevede all'articolo 14 la nomina dell'Ad di Simico Fabio Massimo Saldini come commissario straordinario per la realizzazione della funivia Apollonio/Socrepes.

«È una nuova brutta forzatura, non c'è nessun buon motivo di ricorrere ad un commissario straordinario per un'opera devastante alla pendici delle Tofane la cui realizzazione è prevista dopo la chiusura dei Giochi olimpici, dunque inutile»,  afferma Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, in una nota. «Già in fase di studio preliminare sono state sollevate fortissime criticità perché la funivia insisterebbe su un terreno fragile dal punto di vista idrogeologico»

«Occorre», continua Zanella, «una mobilità sostenibile e non questa infrastruttura che prevede un edificio di 5 piani in gran parte scavato nel sottosuolo. Contro questa ipotesi dovrebbe mobilitarsi il Comune di Cortina che diventerà responsabile della gestione di tutto il grave fardello quando Simico cesserà di esistere, il 31 dicembre del 2026. A quel punto la gestione della Cabinovia Cortina-Socrepes, anche se non funzionante e per i successivi 50 anni, con tutti i costi di gestione e smantellamento. Non c'è il rischio di una cattedrale nel deserto ma la certezza. La cabinovia resterà inutilizzata sulle spalle di Cortina».

I poteri dei Commissari straordinari

I Commissari straordinari provvedono all'eventuale rielaborazione e approvazione dei progetti non ancora appaltati, operando in raccordo con i Provveditorati interregionali alle opere pubbliche, anche mediante specifici protocolli operativi per l'applicazione delle migliori pratiche.

L'approvazione dei progetti da parte dei Commissari straordinari, d'intesa con i Presidenti delle regioni e delle province autonome territorialmente competenti, sostituisce, ad ogni effetto di legge, ogni autorizzazione, parere, visto e nulla osta occorrenti per l'avvio o la prosecuzione dei lavori, fatta eccezione per quelli relativi alla tutela di beni culturali e paesaggistici,

Per l'esecuzione degli interventi, possono essere abilitati ad assumere direttamente le funzioni di stazione appaltante e operano in deroga alle disposizioni di legge in materia di contratti pubblici, fatto salvo il rispetto delle disposizioni del codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione.

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