Socrepes: il Tar rigetta i ricorsi, avanti con i lavori della cabinovia per i Giochi

Manca ancora il progetto esecutivo e l’immunità da frana, ma il passaggio del tribunale del Lazio accelera le pratiche dell’opera olimpica di Cortina

Alessandro Michielli
Il cantiere della cabinovia Apollonio-Socrepes
Il cantiere della cabinovia Apollonio-Socrepes

Il Tar del Lazio si è preso pochi giorni per decidere in merito ai ricorsi di alcuni residenti di Cortina. Ma oggi, giovedì 6 novembre, ha deciso di rigettarli tutti, dando così il suo via libera alla cabinovia Apollonio-Socrepes, vitale per i Giochi invernali 2026. Una boccata di ossigeno per Simico, anche se non è ancora arrivata dalla Regione Veneto l’autorizzazione per l’immunità di frana dell’opera.

Giorni fa a Roma si era svolta l’udienza di merito riguardante l’impianto a fune ampezzano, dove sono stati discussi tutti i ricorsi presentati da alcuni residenti di Cortina per bloccare la costruzione della cabinovia. A differenza delle ordinanze cautelari che vengono emanate anche nel giro di 48 ore, la sentenza dell’udienza di merito (dopo la trattenuta in decisione) ha richiesto qualche giorno. Ma trattandosi di un’opera strategica per le Olimpiadi e di rilevanza nazionale, è stata emanata comunque velocemente, ossia oggi.

La discussione dei legali dei residenti si era focalizzata sull’autorizzazione per l’immunità di frana della Regione Veneto, che ad oggi non è stata ancora rilasciata.E infatti la Regione ha detto chiaro e tondo che verrà rilasciata solo quando Simico, che pure ha iniziato da mesi i lavori, presenterà il progetto esecutivo della cabinovia a Venezia. «Questione di giorni», ha detto il commissario di governo Saldini.

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