Olimpiadi, Zanoni contro Zaia: un fallimento, altro che nuovo rinascimento

L’esponente di Alleanza Verdi e Sinistra: “Olimpiadi senza strade, Alemagna chiusa di continuo, così il Veneto rischia una figuraccia mondiale”

“Mentre il Presidente Zaia elogia a gran voce le Olimpiadi come un ‘nuovo rinascimento’, la realtà dei fatti smentisce la sua narrazione trionfalistica: il Veneto si sta preparando a ospitare i Giochi Invernali senza una strada di accesso garantita a Cortina e con un impatto ambientale devastante. A poco più di un anno dall’inizio delle gare, la SS51 di Alemagna, arteria vitale per le località olimpiche, continua a essere un cantiere a cielo aperto, chiusa a giorni alterni a causa di frane e smottamenti. È un’immagine di totale impreparazione che rischia di trasformarsi in una figuraccia mondiale”. Così il consigliere regionale Andrea Zanoni (Alleanza Verdi e Sinistra), che commenta le recenti dichiarazioni del Presidente della Regione.

“È incredibile – commenta Zanoni – che Zaia celebri gli investimenti e la macchina organizzativa, ma ignori il problema fondamentale: se una strada cruciale come l’Alemagna è inaffidabile, come pensiamo di gestire il flusso di atleti, turisti e capi di stato? Ho presentato un’interrogazione da mesi, chiedendo un piano di emergenza credibile in caso di frane, ma non ho mai ricevuto risposta. Questa negligenza non è solo una dimostrazione di arroganza, ma un vero e proprio rischio per la sicurezza e la viabilità. Zaia deve smettere di fare proclami e iniziare a rispondere ai problemi concreti. Si ricordi che non bastano i fondi stanziati se non c’è una visione strategica e, soprattutto, una manutenzione e messa in sicurezza delle infrastrutture esistenti”.

“Zaia continua a lodare la pista da bob come un’opera all’avanguardia, ma omette di dire – sottolinea Zanoni – che è stata costruita a scapito di oltre cinquecento larici secolari, un vero e proprio scempio ambientale. La promessa di ripiantarne 12.000 è rimasta finora sulla carta, senza che un singolo albero sia stato rimesso a dimora. Questo non è ‘rinascimento’, ma distruzione. La verità è che queste Olimpiadi, invece di essere un esempio di sostenibilità e legacy, stanno diventando il simbolo di un’amministrazione che predica bene e razzola male: celebra opere faraoniche mentre le infrastrutture esistenti sono al collasso e la tutela del territorio è completamente dimenticata”.

“Zaia non può continuare a vendere una favola: le strade sono inaccessibili e la sostenibilità è un miraggio. È un fallimento su tutta la linea, un’opportunità persa e un rischio enorme per l’immagine del Veneto e dell’Italia. Spero che il Presidente, – esorta Zanoni – invece di puntare il dito contro chi fa notare le criticità, si prenda le sue responsabilità e agisca con la serietà che la situazione richiede”.

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