Olimpiadi Milano-Cortina, altre 8 interdittive antimafia
La struttura per la prevenzione del Viminale è tornata in azione. Salgono così a 56 i provvedimenti adottati nel 2025

La struttura per la prevenzione antimafia del Viminale ha adottato 8 interdittive nei riguardi di altrettante imprese che hanno fatto richiesta di iscrizione nell’Anagrafe antimafia degli esecutori. Salgono così a 56 le interdittive adottate nel 2025, a cui devono aggiungersi le 3 misure di prevenzione collaborativa, che impegnano le imprese ad attività di self cleaning con il monitoraggio costante da parte dell’amministrazione.
«E’ il risultato dell’intensificazione, su indicazione del ministro Piantedosi, dell’attività di prevenzione antimafia per le opere relative o comunque connesse alla organizzazione delle Olimpiadi e Paraolimpiadi di Milano Cortina del prossimo febbraio 2026», si legge in una nota del Viminale.
La struttura, diretta dal prefetto Paolo Canaparo, «sta costantemente monitorando, con il contributo dei Gruppi interforze antimafia istituiti presso le Prefetture e della Dia, i 129 interventi in corso di esecuzione e i relativi cantieri sin dalla loro apertura, dislocati in 3 regioni e 11 province, e i circa 4000 operatori economici coinvolti a qualsiasi titolo dalle 14 stazioni appaltanti, per un valore complessivo delle opere da realizzare pari a circa 3,5 miliardi di euro».
«Particolare attenzione» continua il Viminale, «è rivolta alla sicurezza dei 5.000 lavoratori impegnati, anche grazie agli 84 accessi ispettivi nei cantieri effettuati negli ultimi due anni, di cui 16 solo nell’ultimo trimestre 2025. Durante gli accessi sono state attentamente verificate le modalità di assunzione ed impiego della manodopera, con particolare riguardo alle ipotesi di distacco e somministrazione di personale».
«L’intenso lavoro svolto dalla Struttura su questo fronte dimostra ancora una volta la capacità del nostro Paese di realizzare grandi investimenti garantendo tutte le necessarie misure a tutela della legalità» dichiara il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
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