Olimpiadi, ecco l’impatto sulle attività: alti disagi ma c’è un piano per limitarli

Nei tavoli tecnici tra gli addetti ai lavori sono stati presentati documenti che offrono un quadro della situazione

Alessandro Michielli
Un'immagine della passata stagione sciistica a Cortina
Un'immagine della passata stagione sciistica a Cortina

Sono numerosi i tavoli di discussione legati ai Giochi Milano Cortina 2026 andati in scena negli ultimi mesi. Incontri nei quali erano invitati i vari stakeholders del territorio per cercare di trovare le giuste soluzioni per un efficace organizzazione dei Giochi.

Durante questi meeting sono stati forniti, discussi o spediti alcuni documenti che servono a mettere in evidenza l’impatto che la manifestazione potrebbe avere sul territorio: pro e contro da tenere in considerazione per mitigare il più possibile i disagi.

Uno di questi file riguarda l’impatto della chiusura di strade e impianti sull’economia delle attività ampezzane: è bene specificare che, ad oggi, le ipotesi presenti nel documento sono ancora in bozza e potrebbero cambiare, ma offrono uno spunto di riflessione.

La timeline

Per prima cosa, è stata individuata una timeline nella quale suddividere il livello di disagio per Cortina in base al periodo: i disagi di basso livello sono previsti dall’1 dicembre al 6 gennaio e dal 16 marzo al 5 aprile, per un totale di circa 55 giorni.

I disagi di medio livello sono previsti dal 7 al 27 gennaio (20 giorni), mentre gli alti disagi sono previsti dal 28 gennaio al 15 marzo (circa 50 giorni).

Fattori di impatto sulle attività

Il documento evidenzia una previsione di rallentamento dei flussi turistici per vari motivi: in primis, il turista farà fatica a trovare una sistemazione alberghiera. Si attende poi una diminuzione dei flussi dei proprietari di seconde case, scoraggiati dalle chiusure degli impianti.

Mentre in molti temono di trovare grandi difficoltà nel raggiungimento degli impianti a fune per le limitazioni al flusso veicolare (chiusura strade) o funviario (interdizione degli impianti di collegamento).

Gli impianti sul lato ovest (Falzarego) ed est (Faloria) saranno tecnicamente aperti e senza limitazioni, ma molto impattati perché difficilmente raggiungibili da Cortina per le limitazioni del traffico sulla strada regionale 48 e per l’indisponibilità o la limitazione dei collegamenti funviari da Cortina.

Le varie limitazioni potrebbero avere un grande impatto sulla vendita degli skipass stagionali: gli utenti saranno meno invogliati a venire a sciare a Cortina.

Area Tofane (Ista)

L’inizio dell’allestimento olimpico dovrebbe iniziare a fine settembre, mentre l’inizio dell’uso esclusivo delle aree sarà dal 7 gennaio a seguire, con l’attivazione di un perimetro di sicurezza alla fine dello stesso mese.

Le piste, quindi, subiranno una chiusura progressiva a partire dal 12 gennaio e saranno completamente interdette dal 27 gennaio. La riapertura progressiva avverrà dal 16 marzo.

Il comprensorio, che dovrà funzionare a pieno regime, manterrà gli alti costi operativi (personale, manutenzione e utenze) ma con limitati ricavi da skipass e altre attività commerciali (ristorazione e noleggio sci). Le chiusure avranno un forte impatto sulle attività economiche, a partire dai rifugi.

Area Tofane (Tofana Spa)

Sul lato Ra Valles e Drusciè non ci saranno piste di gara, ma di allenamento. La cabinovia Freccia nel cielo potrebbe non essere fruibile per alcuni fattori (sorvolo dello Sliding centre e accesso al parcheggio di valle completamente interdetto).

L’impianto resta fondamentale per il trasporto di accreditati e atleti verso le Tofane e la pista B, dove si svolgeranno gli allenamenti.

I disagi aumenteranno a partire dal 7 gennaio, quando il parcheggio di valle verrà utilizzato per costruire delle strutture di servizio.

Se la cabinovia non sarà fruibile dal pubblico per motivi di sicurezza, rimarrà completamente interdetta.

Area Falzarego

Per l’area 5 Torri, Col Gallina e Lagazuoi l’impatto più significativo sarà legato alle limitazione della strada regionale Sr48. 5 Torri avrà un flusso considerevole di atleti in quanto la pista Lacedelli potrà essere scelta come sede di allenamento di alcuni team.

La timeline non prevede disagi fino all’Epifania, ma si stima un minor flusso di sciatori e, dal 6 febbraio, alti disagi per il raggiungimento dell’area.

Area Faloria-Cristallo

Questo comprensorio potrebbe rimanere fruibile anche a sciatori giornalieri con afflusso tramite la Sr 48 (Dobbiaco via Misurina, Cadore via Auronzo), con parcheggio presso Rio Gere. A valle, i parcheggi a servizio della funivia sono limitati. La timeline non prevede particolari impatti, se non i disagi dovuti alla limitazione del traffico.

Le mitigazioni ai disagi

Per limitare l’impatto negativo della manifestazione, sono state messe sul tavolo alcune idee che per ora risultano ancora “limitate” per fare fronte alla situazione: saranno pensate campagne di comunicazione per evitare il concetto di “località blindata”. Verranno studiate iniziative che rendano Cortina fruibile anche durante i Giochi (esempio: ci sono meno piste, ma più attività).

Si punterà a sulla vendita dei ticket ai possessori di seconde case e si chiuderanno le piste in maniera graduale. Si punta poi ad utilizzare la Freccia nel cielo in modalità “mista”.

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