Milano Cortina, l’ingegner Giuseppe Fasiol nominato commissario straordinario per le Paralimpiadi
Avrà il compito di coordinare le attività e le implementazioni necessarie per garantire l’ottimale organizzazione e il corretto svolgimento dei Giochi Paralimpici, comunque affidati alla Fondazione Milano Cortina 2026

Giuseppe Fasiol è stato nominato commissario straordinario del governo per le Paralimpiadi Milano Cortina 2026.
A poche ore di distanza dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 96, recante disposizioni urgenti per l’organizzazione e lo svolgimento di grandi eventi sportivi, nonché ulteriori disposizioni urgenti in materia di sport, il ministro per
lo Sport e i Giovani Andrea Abodi ha avviato la procedura di nomina del commissario straordinario del governo per le Paralimpiadi Milano Cortina 2026.
La scelta, maturata d’intesa con il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli e sentito il presidente del Comitato Italiano Paralimpico Giunio De Sanctis, è ricaduta su Giuseppe Fasiol, che avrà il compito di coordinare le attività e le implementazioni necessarie per garantire l’ottimale organizzazione e il corretto svolgimento dei Giochi Paralimpici, comunque affidati alla Fondazione Milano Cortina 2026.
Chi è
Ingegnere civile, figura di primo piano nella macchina amministrativa del Veneto e oggi in pensione, Giuseppe Fasiol ha attraversato decenni di opere pubbliche, grandi progetti e anche una vicenda giudiziaria che ha segnato la sua carriera e la sua vita.
Nato a Lendinara (Rovigo) il 9 novembre 1961, Fasiol si è laureato in ingegneria civile all’Università di Padova nel 1986. Ha iniziato presto a scalare i vertici della Regione Veneto, dove ha ricoperto ruoli strategici: prima direttore delle Infrastrutture e Trasporti, poi direttore generale di Infrastrutture Venete, e infine nominato capo Area Infrastrutture, Trasporti, Lavori Pubblici e Demanio. Un incarico di vertice che ha lasciato con il pensionamento anticipato, formalizzato nel febbraio 2025.
Nel suo curriculum figurano progetti di rilevanza nazionale, come il Passante di Mestre e la Pedemontana Veneta. Ma la sua carriera è stata segnata anche dal fragoroso scandalo Mose, che nel 2014 lo ha visto coinvolto ingiustamente: arrestato e trattenuto per 20 giorni nel carcere di Pisa, è stato poi completamente assolto. La Corte d’Appello di Venezia lo ha risarcito con 20 mila euro.
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