Socrepes, interrogazione alla commissione europea e alla Camera sulla cabinovia di Cortina
Guarda e Zanella (Verdi-Avs): «L'ostinazione con cui si vuole costruire un impianto simile sopra una frana è compatibile con la normativa italiana e le direttive europee?»

«L'ostinazione con cui si vuole costruire una cabinovia sopra una frana, a Socrepes, è compatibile con la normativa italiana e le direttive europee? Servono risposte su ambiente, sicurezza e appalti». Così Cristina Guarda, eurodeputata dei Verdi eletta nelle liste di Avs, e Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera. «Dopo l’esposto presentato nei giorni scorsi oggi, giovedì 18 settembre, ho depositato un’interrogazione alla Commissione europea, chiedendo chiarimenti sulla conformità del progetto della cabinovia Apollonio–Socrepes alle norme Ue in materia ambientale, di appalti e di gestione del rischio idrogeologico. Non possiamo ignorare le criticità emerse: serve trasparenza e occorre garantire il rispetto delle regole», spiega Guarda.
«La cabinovia, inserita tra le opere olimpiche Milano-Cortina 2026, si sviluppa in un’area classificata a pericolosità P2–P3, rilevante ai sensi della direttiva Alluvioni. Il progetto ha ricevuto un parere negativo della VAS per rischio frane e instabilità geologica, ma nonostante ciò ha ottenuto il via libera del comitato VIA del Veneto. È lecito chiedersi se siano state rispettate le direttive europee e il principio di precauzione» dichiara l'eurodeputata, «Emergono dei dubbi anche sul fronte della normativa in materia di appalti: dopo il fallimento del bando pubblico, i lavori sono stati affidati tramite procedura negoziata, nonostante le fondate perplessità espresse dagli operatori leader del settore. Ma attenzione: la Commissione europea ha già contestato all’Italia l’uso eccessivo di questa modalità, alla quale si può ricorrere solo in casi ben delimitati. Ora sarà fondamentale capire se ci siano state delle violazioni».
«Quindi — riassume Guarda — ho chiesto alla Commissione di verificare se le procedure adottate siano compatibili con le direttive VAS, VIA e Alluvioni, se le indagini geologiche rispettino gli standard minimi europei e se il ricorso alla procedura negoziata sia legittimo. Le istituzioni finora non hanno voluto ascoltare cittadini, associazioni ed esperti che da tempo lanciavano l'allarme. Ma ora, di fronte alla frana nei pressi del cantiere, non si può ignorare ciò che sta accadendo: di fronte alla frana in atto, occorre fermarsi e mettere al primo posto la tutela delle persone, dell'ambiente e del paesaggio».
Anche Luana Zanella, capogruppo di Avs alla Camera, ha depositato una interrogazione ai ministri delle Infrastrutture e dell’Ambiente: «Nell'area su cui insistono tre diversi progetti infrastrutturali tra cui la mega funivia Apollonio-Socrepes», spiega, «si è aperta nel terreno una frattura lunga 15 metri. Dalla stampa locale abbiamo appreso che sono in corso valutazioni geologiche, mentre un telo e' stato steso lungo la linea di frattura per evitare la pioggia. Non sono state diffuse altre notizie fino a questo momento, chiedo se non sia sufficiente tutto ciò per fermare la costruzione di una inutile funivia sulla quale penderebbe sempre un problema di sicurezza gigantesco».
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