Ecomafie in Veneto, Venezia tra le province più colpite: il rapporto di Legambiente
Nel 2024 il Veneto ha registrato 1.823 reati ambientali con Venezia in testa per casi di illecito, cemento abusivo e maltrattamento animali. Il rapporto completo di Legambiente sulle ecomafie in Veneto

In Veneto l’illegalità ambientale resta una presenza costante e preoccupante, con dati che parlano chiaro: nel 2024 sono stati registrati 1.823 reati ambientali, 1.721 persone denunciate, 211 sequestri, oltre 4.000 illeciti e quasi 3.800 sanzioni. È quanto emerge dal rapporto Ecomafia, con analisi a cura di forze dell’ordine, DIA, Ispra e altre autorità.
Tra le province, Venezia si conferma il territorio più colpito, con 585 reati e 1.009 illeciti, piazzandosi al 12° posto nazionale, prima persino di grandi città del Sud come Palermo o Reggio Calabria. Un dato che allarma, soprattutto alla luce degli investimenti in arrivo con il Pnrr e in vista delle Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026.
A preoccupare è soprattutto il pressing criminale sul ciclo del cemento, comparto strategico per le grandi opere. Il Veneto è sesto in Italia per reati legati all’edilizia illegale: 886 reati, 905 persone denunciate e 20 sequestri. La provincia più esposta è Vicenza, seguita da Belluno e Venezia.
Nel ciclo dei rifiuti, la regione è 13esima con 363 reati, ma anche qui Venezia concentra quasi il 60% dei casi veneti. Per quanto riguarda l’illegalità contro gli animali, il Veneto è all’11° posto nazionale, ma Venezia svetta con 264 reati su 367 totali regionali (oltre il 70%).
A livello nazionale, i reati ambientali sono aumentati del 14,4% rispetto al 2023, mentre il valore economico delle misure di contrasto è cresciuto del 67%.
«Chiediamo alle Istituzioni – afferma Luigi Lazzaro, presidente di Legambiente Veneto – di potenziare urgentemente gli organici delle Agenzie regionali per garantire controlli efficaci, soprattutto in vista delle grandi opere. Alzare la soglia della prevenzione è fondamentale per fermare chi danneggia l’ambiente e penalizza le imprese oneste».
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