Turismo cafone in Veneto, l’estate senza regole dei villeggianti: tutti gli episodi

Tanti i turisti indisciplinati che hanno sfidato i regolamenti e il buoncostume nelle località venete più gettonate

 

Una stagione iniziata già a marzo quella del “turismo cafone” in Veneto. Dai bagni in topless a Venezia fino ai rifiuti abbandonati ad Auronzo di Cadore. Tutta la regione è stata colpita da questo fenomeno sempre più incalzante.

 

Tutti i casi estivi di turismo cafone in Veneto

Il primo "bagno" della stagione nelle acque della laguna è avvenuto il 13 marzo ed è costato ben 650 euro ad una donna austriaca. Come nulla fosse, si è fermata lungo la fondamenta San Simeon Piccolo, di fronte alla stazione Santa Lucia. Ha appoggiato sui masegni il proprio zaino, si è tolta i vestiti rimanendo seminuda e poi si è più volte calata in acqua come niente fosse.
Dal bagno in topless della cittadina austriaca fino ad arrivare ai bagni di sole in Prato della Valle: ecco le immagini che raccontano l'edizione "estate 2025 in Veneto" del turismo cafone.
16 marzo. Avvenuto a stretto giro rispetto al primo, il secondo episodio ha avuto come protagonista uno straniero che, nel bel mezzo di una gara goliardica, ha scelto di attraversare da parte a parte, a nuoto, la principale via d’acqua del centro storico, risparmiandosi così la scalata del ponte di Rialto. E il biatleta clandestino ha incassato come minimo 450 euro di multa.
Era il 5 luglio quando tre turisti sono stati multati per essere arrivati fino in Piazza San Marco con la bicicletta. Attorno alle dieci del mattino, appena fuori dalla piazza, mentre stava per avviarsi nel salotto del centro storico, all’altezza del Correr, è stato fermato un ucraino, da solo, con una bicicletta pieghevole. Per lui una sanzione di 200 euro. Sempre altri due turisti, magliette tecniche, attrezzatissimi per girare sulle due ruote, con tanto di attacchi per portarsi dietro il necessario al viaggio, sono stati fermati dalla Polizia locale in piazza San Marco.
Dal bagno in topless della cittadina austriaca fino ad arrivare ai bagni di sole in Prato della Valle: ecco le immagini che raccontano l'edizione "estate 2025 in Veneto" del turismo cafone.
Anche ai piedi delle Tre Cime di Lavaredo esempi poco edificanti di turismo. Nello specifico, campeggi e bivacchi, ma anche accampamenti con tende, coperture di fortuna e sacchi a pelo. Quanto è bastato, alla luce di una serie di segnalazioni, a far saltare sull’attenti l’amministrazione comunale di Auronzo che ha provveduto ad emanare un’ordinanza di divieto di campeggio, bivacco ed accampamento su tutto il territorio comunale.
Lo scorso 6 luglio, due 45enni slovacchi, hanno rimediato un daspo urbano che li costringerà a restare lontani da Venezia e 550 euro di multa a testa. Il motivo? Hanno bevuto troppo e poi, in preda ai fumi dell’alcol, hanno pensato bene di combattere la calura della domenica pomeriggio con un tuffo sul Canal Grande.
Dal bagno in topless della cittadina austriaca fino ad arrivare ai bagni di sole in Prato della Valle: ecco le immagini che raccontano l'edizione "estate 2025 in Veneto" del turismo cafone.
Anche Cortina è stata colpita dall'infausto fenomeno. Lo scorso 13 agosto è stato fotografato un uomo nudo in pieno centro, precisamente nel parcheggio sotto il tennis Apollonio.
Un giovane in mutande prende il sole in Prato della Valle a Padova
Intorno al 20 agosto, Prato della Valle a Padova è stata trasformata in una sorta di spiaggia pubblica. Più di uno i "cacciatori di abbronzatura" rimasti indisturbati, che si sono concessi bagni di sole della durata di diverse ore nella suggestiva cornice.

 

 

 

 

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