Elezioni regionali, l’annuncio di Zaia: «Mi candido capolista in tutte le province»

Mercoledì 15 ottobre l’evento di avvio della campagna elettorale del candidato del centrodestra in Veneto Alberto Stefani davanti a 2.500 sostenitori al Geox di Padova. L’incoronazione di Salvini: «Sarà il governatore più giovane d’Italia»

Rocco Currado
Alberto Stefani sul palco dell'evento per l'avvio della campagna elettorale (foto Agenzia Bianchi)
Alberto Stefani sul palco dell'evento per l'avvio della campagna elettorale (foto Agenzia Bianchi)

Al Gran Teatro Geox di Padova mercoledì 15 ottobre è il giorno di Alberto Stefani. Duemilacinquecento leghisti hanno dato il via alla campagna elettorale per il prossimo presidente della Regione. Sul palco oltre al deputato padovano che ambisce a raccogliere il testimone di Luca Zaia, il leader del Carroccio Matteo Salvini, il sindaco di Treviso Mario Conte e lo stesso governatore uscente.

E da Zaia l’annuncio più atteso (e già nell’aria): «Cercherò di diventare un problema reale. E quindi parlandone con Alberto ho solo una soluzione: mi candido capolista in tutte le province».

Elezioni regionali, Zaia: "Mi candido capolista in tutte le province"

In platea tanti, tantissimi leghisti. Dai consiglieri comunali e regionali, assessori, sindaci e sottosegretari. Tra loro Andrea Ostellari, Massimo Bitonci, Roberto Marcato, Alberto Villanova, Marcello Bano, Manuela Lanzarin, Francesco Calzavara, Elisa De Berti, Paolo Borchia, Filippo Rigo, Giuseppe Pan, Riccardo Barbisan, Erika Stefani, e molti altri. C’è anche il presidente della Camera Lorenzo Fontana. Di alleati non c'è traccia. Fa eccezione il senatore Antonio De Poli (Udc). E poi rappresentanti delle categorie, come Patrizio Bertin (Confcommercio), e dei sindacati, come Samuel Scavazzin (Cisl).

Zaia sul palco del Geox osannato dalla platea: "Luca, Luca"

E' stato osservato un minuto di silenzio per i tre carabinieri uccisi a Castel d'Azzano (Verona).

«Vogliamo dare continuità amministrativa dei mandati di Luca Zaia, che ha avuto il merito di alzare l'asticella della qualità amministrativa. Senza la Lega non sarei stato sindaco. Felice che il prossimo presidente sarà un sindaco che ha imparato attraverso l'ascolto a dare risposte concrete. Il Veneto è terra di rugby, ci si allena tutti poi c'è un allenatore che sceglie il capitano. Per noi è Stefani. Ma si spinge tutti insieme per andare in meta», ha detto Mario Conte, ricordando Giancarlo Gentilini che «ha cambiato la figura del sindaco in Italia».

Il programma di Stefani: "Coraggio, intraprendenza, sostenibilità"

L’intervento di Salvini

«Che battaglia, che fatica, quante notti di trattativa ma essere qui con un candidato della Lega è una delle più grandi gioie che potessi desiderare. Le Olimpiadi tornano in Veneto dopo 70 anni grazie a Zaia e alla Lega.
La data della prima elezione di Luca Zaia è marzo 2010, quindici anni del miglior governo regionale in Europa. Un periodo che lascia una traccia, se uno semina benne, chi arriva dopo raccoglie buoni frutti», ha detto il vicepremier Matteo Salvini dal palco, «Feci la prima tessera Lega nel '90. Stefani nasce nel '92. A sinistra usano i giovani per far casino, noi li valorizziamo e li portiamo a essere governatori di uno dei motori d'Europa. Sarà un testa a testa (ride, ndr), ma sarà il governatore più giovane d'Italia».

Zaia, Stefani e Salvini all'evento elettorale di presentazione del candidato di centrodestra in Veneto
Zaia, Stefani e Salvini all'evento elettorale di presentazione del candidato di centrodestra in Veneto

E poi ancora: «Le radici sono fondamentali. Se oggi l'autonomia è a portata di mano è grazie a chi non ha mollato mai. Autonomia, che grazie a Luca Zaia e Roberto Calderoli, avrà le pre intese firmate nelle prossime settimane. La storia della Lega è una storia di coerenza. Il 2025 si chiuderà con la firma delle prime storiche pre intese dell'autonomia».

Salvini si è poi scagliato contro il comico Enrico Brignano sulle parole pronunciate a Domenica In: «Dovrebbe solo vergognarsi di aver detto una roba del genere».

«Il mio obiettivo è che la Lega sia primo partito, venerdì approveremo la rottamazione di tutte le cartelle dell'Agenzia delle Entrate che stanno tenendo in ostaggio 15 milioni di lavoratori», ha concluso Salvini, «Stiamo preparando come Lega un nuovo decreto immigrazione: accogliere e aprire le porte della case è fondamentale, la storia dei veneti è storia anche di emigrazione. Il Veneto non potrà più essere il bengodi».

E poi un messaggio diretto al presidente regionale uscente: «Grazie a Luca Zaia e alla sua squadra per quello che avete fatto in questi anni. Siete stati un orgoglio. Luca, è presto per dedicarti alla pensione».

L’annuncio di Zaia: «Capolista in tutte le province»

«Avete capito che sono un problema? Non mi sembra normale, prima ti dicono che non ti puoi fare rieleggere, dopo la lista civica e adesso neanche il nome. Onestamente non pensavo di essere un problema. La sapete la barzelletta di quello che va a comprare i pappagalli? Al presidente non si rompe le palle. Non capisco che si mettano veti su una persona che ha governato e i cittadini hanno sempre sostenuto con convinzione. Posso capire tutto ma non i veti», ha detto Luca Zaia dal palco del Geox.

«Ho detto: cercherò di diventare un problema reale. E quindi parlandone con Alberto ho solo una soluzione: mi candido capolista in tutte le province. Mando questo mio messaggio a tutti coloro che ci hanno sostenuto, che sono sempre stati i nostri elettori, lo mando a tutti coloro che non la pensano come noi ma ci hanno sempre votato, penso che ho sempre cercato di rappresentare chi non mi ha votato. A chi mi mette i veti dico: dopo Zaia, scrivi Zaia. Auguri».

Stefani tra autonomia e baby gang

«L'autonomia differenziata permetterà di avvicinare decisore e territorio. Migliori saranno le politiche che quel decisore saprà assumere per il territorio, semplicemente perché lo conosce di più. Per noi è facile da capire, per altri meno»: così Alberto Stefani dal palco di Padova, «Ma qualcun altro non vuole assumersi le responsabilità, noi invece vogliamo guardare in faccia i nostri concittadini, perché loro vogliono scegliere chi li rappresenta. A noi questa dinamica non fa e non farà paura", ha concluso.

Stefani, il suo discorso davanti ai militanti tra cori e applausi

 

Un passaggio del suo discorso davanti ai 2.500 è stato dedicato alla lotta alle baby gang: «Abbiamo lanciato l'idea di un campus di 15 giorni per imparare la generosità e la necessità di difendere il territorio e amare la comunità. Sarebbe da rendere obbligatoria con legge per i ragazzi che preferiscono vandalizzare immobili pubblici o creare baby gang. Qualche giorno con la Protezione civile o il volontariato farebbe bene per imparare il senso del dovere».

Stefani ha parlato anche manodopera e formazione professionale: «Con un forte legame tra scuola e imprese si potrà recuperare la manodopera necessaria per il territorio».

Per Stefani «le grandi sfide del mercato del lavoro devono essere vinte con la formazione, potenziandola. C'è la necessità di valorizzare un cambio culturale sulla formazione professione che non deve essere una scuola di serie C».

E ha concluso: «Grato, prossimo, solidale, umano, determinato, attento, coraggioso, rispettoso, competitivo, innovativo, sostenibile, efficiente, responsabile, visionario. E’ questo Veneto. il Veneto che voglio costruire, insieme a tutti voi! Grazie a tutti. Vi sono grato, vediamoci nelle piazze delle nostre città. Avanti, insieme!».

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