Omicidio di Castelfranco, sequestrati i cellulari agli amici di Lorenzo Cristea
La Procura ha affidato a un esperto l’analisi dei messaggi scambiatisi tra i ragazzi del gruppo di Cristea accoltellato a morte durante una rissa all’esterno del Playa Loca

La Procura ha disposto il sequestro dei cellulari dei sette amici di Lorenzo Cristea che hanno partecipato alla rissa del 3 maggio fuori dal Playa Loca di Castelfranco che ha portato alla morte del ventenne di Trebaseleghe. Gli investigatori vogliono ricostruire i contatti all’interno del gruppo negli istanti precedenti l’aggressione e la mattina successiva, per capire la consistenza della tesi della difesa, ovvero che fosse stato organizzato un agguato ai danni dei due presunti assassini, Badr Rouaji, 19 anni, e Taha Bennani, 22 anni, ora detenuti in carcere.
I legali
«Nelle prime ore dopo i fatti è emersa una ricostruzione diversa rispetto a come si sono svolti i fatti. Sono già emersi alcuni elementi in questo senso, crediamo che dai cellulari ne possano emergere altri», ha riferito l’avvocato Fabio Targa, che difende Bennani, (mentre Badr Rouaji è difeso da Fabio Crea).
La Procura ha disposto il sequestro dei sette cellulari accogliendo la richiesta presentata dalla difesa. Ha dato incarico all’ingegnere Nicola Chemello di eseguire una copia forense dei sette telefoni; l’incarico inizierà il 28 maggio, e il consulente avrà sessanta giorni per consegnare le copie.
Il sequestro arriva dopo che, nei giorni scorsi, erano emersi alcuni elementi che avevano portato a riconsiderare lo svolgimento dei fatti di quella notte, almeno secondo la difesa. In particolare un messaggio vocale.
Il messaggio
«Ma cos’è successo ieri? Cristea mi ha chiamato ad una certa ora e mi fa: “Oh, vieni in Playa, vieni in Playa che fra un po’ succede un casino”. Poi mi sveglio stamattina e mi dicono che non c’è più». È questo il contenuto del messaggio vocale inviato a un amico da un pierre della discoteca “Playa Beach Club”. Un messaggio whatsapp salvato e riversato in una chiavetta Usb che i legali dei due giovani arrestati per l’omicidio hanno depositato ieri negli uffici della procura. Ora però l’attenzione si sposta sui telefoni dei sette amici della vittima appena sequestrati, che si aggiungono a quelli di Cristea, di Bennani e di Rouaji, già in possesso della Procura.
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