Torna a casa dopo secoli il libro del 1597 scomparso da Praglia: lo trovano i Carabinieri sul web
I Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale di Udine hanno restituito alla Biblioteca dell’Abbazia di Praglia un raro volume del 1597, finito illecitamente in vendita online. Il libro, identificato grazie a un ex libris manoscritto, era uscito dalla biblioteca durante le soppressioni napoleoniche

Un’importante testimonianza storica e culturale è tornata nella sua sede originaria: i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Udine hanno restituito alla Biblioteca Statale del Monumento Nazionale di Praglia un raro volume a stampa del 1597, intitolato “Lavretanae Historiae libri qvinqve…” di Orazio Torsellini.
Il libro, parte dell’antico fondo librario dell’Abbazia di Praglia, era stato individuato nel 2021 durante un’attività di monitoraggio online da parte dei militari, che lo avevano trovato in vendita su una nota piattaforma di e-commerce a una cifra ben inferiore al suo reale valore. A insospettire i Carabinieri è stato un ex libris manoscritto sul frontespizio che riportava la dicitura “Ex Bibliotheca S.ta Maria de Pratalea… Congregationis Casiniensis…”, chiaro segno della sua originaria appartenenza alla Biblioteca benedettina.

L’indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Belluno, ha accertato che il volume era uscito illecitamente dalla biblioteca durante le turbolente soppressioni napoleoniche e post-unitarie dell’Ottocento. Il tomo è stato sequestrato e, dopo la conferma della sua provenienza da parte del Direttore della Biblioteca di Praglia, è stato restituito al legittimo proprietario.
Il procedimento penale a carico dell’inserzionista si è concluso con l’archiviazione, data la sua buona fede nell’acquisto. Le indagini hanno ricondotto il volume a un precedente venditore veronese, già noto per reati legati al traffico di libri antichi.
Il volume si aggiunge ora ai 120.000 testi conservati nella Biblioteca di Praglia, una delle più importanti d’Italia, annessa al Monumento Nazionale dell’omonima Abbazia e tutelata dal Ministero della Cultura. Il ritrovamento dimostra come l’impegno dei Carabinieri TPC rimanga fondamentale per il recupero e la salvaguardia dei beni culturali anche a distanza di secoli, grazie alla capacità di riconoscere indizi preziosi come gli ex libris.
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