Veneto al voto: imbrattata la sede regionale di Fratelli d’Italia a Mestre

A renderlo noto è il coordinatore veneto del partito, Luca De Carlo, tramite un post sui social: «Eccoli: ad urne aperte imbrattano la sede del Coordinamento regionale a Mestre». Intanto il sindacato dei carabinieri Unarma denuncia criticità logistiche ai seggi: «Brandine lasciate all’esterno delle scuole»

La sede di Fdi di Mestre imbrattata
La sede di Fdi di Mestre imbrattata

La vetrina della sede regionale di Fratelli d’Italia a Mestre è stata imbrattata. A renderlo noto è il coordinatore veneto del partito, Luca De Carlo, tramite un post sui social accompagnato da un breve commento: «Eccoli: ad urne aperte imbrattano la sede del Coordinamento regionale a Mestre. Ribadisco un concetto chiaro: il vostro livore non fermerà l’onda tricolore».

Nell’immagine condivisa si distinguono chiaramente alcune scritte spray, tra cui “fascista”, “no ddl terrorismo” e “free party is not a crime”.

Proprio in quella sede, domani 24 novembre, i colonnelli veneti del partito della premier Giorgia Meloni seguiranno in diretta lo spoglio elettorale, nella speranza di confermare quanto sostengono da mesi: «FdI è il primo partito in Veneto».

Intanto, per loro, la giornata non è cominciata nel migliore dei modi.

Luca De Carlo, coordinatore regionale del partito: «Un atto gravissimo, proprio nel giorno delle elezioni. Il solito attacco meschino da parte di chi non ha nulla da dire e conosce solo il linguaggio della violenza. A tutti loro voglio dire solo una cosa: il vostro livore non fermerà l’onda tricolore».

Elezioni regionali, Unarma denuncia: «Carabinieri impiegati in condizioni inadeguate ai seggi»

Il sindacato dei Carabinieri Unarma Veneto ha segnalato gravi criticità nell’organizzazione del servizio di vigilanza ai seggi nelle province di Vicenza e Venezia durante le elezioni regionali del 23 e 24 novembre.

Secondo quanto riportato, i militari sarebbero stati chiamati in servizio con oltre quattro ore di anticipo, senza che questo tempo rientrasse nelle ore di straordinario riconosciute dalla Prefettura. A Vicenza si registrano inoltre lunghe attese per i pasti al CoESPU e disposizioni poco chiare sull’uniforme, che hanno generato confusione.

Tra gli episodi più critici, la sistemazione delle brandine lasciate all’esterno delle scuole, costringendo il personale ad attendere all’aperto e poi a sistemare i letti autonomamente. A Venezia, le dotazioni per il riposo si sarebbero limitate a brandine da campo e sacchi di biancheria, una soluzione giudicata «inadeguata» per chi svolge un servizio così impegnativo.

Il sindacato denuncia infine una disparità nella gestione dei pasti: i Carabinieri devono consumare il pasto in mensa, con un costo di circa 7 euro per l’Amministrazione, mentre altre Forze di Polizia possono usufruire di esercizi convenzionati da 22 euro a carico della Prefettura.

Unarma chiede che, per le future consultazioni, vengano adottate misure organizzative più dignitose e uniformi, per garantire condizioni adeguate a chi assicura la regolarità del voto.

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