Escursionista inglese bloccato sulla ferrata: il conto dei soccorsi da 14 mila euro è un caso internazionale

La disavventura sulla ferrata Berti è finita sulle pagine del giornale “The Guardian”. Sul giornale inglese: «Ha detto di non aver visto i divieti, eppure c’erano i cartelli»

Uno dei cartelli di chiusura della ferrata Berti
Uno dei cartelli di chiusura della ferrata Berti

Diventa un caso internazionale la disavventura dell’escursionista inglese che, ignorando il cartello di divieto d’accesso alla ferrata Berti, la scorsa settimana si è trovato nel bel mezzo di una frana, ha chiamato i soccorsi e poi si è visto presentare un conto di 14 mila euro per il salvataggio. La notizia, infatti, è rimbalzata anche su The Guardian, il giornale inglese, incuriosito della storia del connazionale.

Un conto salato ma motivato. Sono dovuti intervenire quattro elicotteri per salvarlo, per un totale di 93 minuti di volo: oltre 11 mila euro il costo. Ma il turista ha dovuto pagare anche l’attivazione della squadra di soccorso alpino da terra (200 euro) e l’operatività dei soccorritori (50 euro l’ora). Totale: 14.225 euro, Iva inclusa. Un salasso che gli farà passare la voglia di non rispettare i divieti.

Intanto la ferrata Berti, per evitare altri incidenti, e visto che i cartelli da soli servono a poco, è stata blindata: il Soccorso alpino ha bloccato gli accessi sulla Croda Marcora, da Cortina e da San Vito di Cadore. La decisione è stata presa dal Cai e dal Cnsas, con tanto di catene, per evitare infortuni causati da altre possibili scariche di sassi.

A preoccupare, le continue segnalazioni di passaggi di escursionisti nonostante i divieti: «L’operazione è stata resa necessaria dall’incuranza degli escursionisti di fronte alla segnaletica presente, non sufficiente a fermare le persone, vuoi per disattenzione o per sottostima del rischio» ha detto il Soccorso alpino. «Nel tratto interessato dalla frana persistono continui crolli e la caduta di materiale dall’alto. In questo modo vogliamo tutelare l’incolumità delle persone, come dei soccorritori, sia degli equipaggi di elisoccorso che delle squadre a piedi».

Venerdì scorso è stato sbarrato il sentiero 241, che da Dogana Vecchia sale sui banchi sottostanti alla frana e si ricongiunge al 242, e il giorno successivo sono stati installati altri cartelli sui due attacchi opposti della ferrata, dalla parte del Rifugio Vandelli e da quella del Bivacco Slataper.

The Guardian sottolinea: «L’uomo è partito giovedì mattina dal Passo Tre Croci, vicino a Cortina d’Ampezzo, in provincia di Belluno, e si è diretto verso la ferrata Berti aggirando le barriere e ignorando il cartello di chiusura, scritto in inglese e in italiano, all’inizio del sentiero e altri che invitavano gli escursionisti a tornare indietro». Eppure, ai soccorritori, ha detto «di non essere a conoscenza della chiusura del sentiero e di non aver visto i cartelli...».

 

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