Commissariato il Consorzio di Bonifica Brenta: sette fumate nere e nessun accordo

Dopo mesi di trattative e sette assemblee fallite, la Regione commissaria per la prima volta in Veneto il Consorzio di bonifica Brenta. «Una pagina buia di storia del Brenta, gli elettori non devono dimenticare mai»

Silvia Bergamin
Commissariato il Consorzio di Bonifica del Brenta
Commissariato il Consorzio di Bonifica del Brenta

Finisce qua: i tempi supplementari di due settimane concessi dalla Regione non sono bastati a trovare un accordo, alla fine sono state messe in fila ben sette assemblee da fumata nera, l’ultima ieri sera. E quindi il Consorzio di bonifica Brenta verrà commissariato. Non era mai successo in Veneto.

Le trattative da Natale a Pasqua, con un ultimo summit ieri alle 18, non hanno portato a nulla, nessuna fazione ha fatto un passo indietro e ora – ovviamente – si buttano ugualmente la croce addosso: hanno tutti ragione e tutti torto. L’ex presidente Enzo Sonza, leader de “L’acqua è vita”, si rammarica: «Prendo atto che l’interesse per le cariche istituzionali prevale sul bene comune. Non può essere attribuita alla nostra lista alcuna colpa per il commissariamento dell’ente. Rimango alquanto basito che la rappresentanza delle altre due liste, caratterizzate da programmi fortemente contrapposti fra loro, si sia coalizzata in un accordo di potere che prevarica qualsiasi nostra disponibilità. Rimane pertanto il nostro profondo rammarico per un’occasione perduta, bastava si seguissero solo corrette logiche di programma e di equa rappresentatività».

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Cia, Coldiretti, Confagricoltura e gli ambientalisti di Giustino Mezzalira replicano: «Ricordiamo che la lista Sonza ha posto come condizioni irrinunciabili l’esclusione dal consiglio di amministrazione di Martino Cerantola – il candidato che ha preso il maggior numero di voti – e la presidenza dell’ente. A questo punto Coldiretti auspica che la Regione nomini quanto prima il commissario per andare velocemente alle elezioni confidando che gli elettori non dimentichino questa pagina buia di storia del Brenta imputabile unicamente all’ex presidente Sonza e a chi ne condivide il modus operandi».

Il presidente di Coldiretti, Vicenza Pietro Guderzo, ricorda i numeri del voto di dicembre: «Il 53% dei voti è andato alla lista delle organizzazioni agricole, con candidati capaci e seri, con l’affiancamento della lista Mezzalira, mentre il 47% dei votanti ha espresso la preferenza per la lista Sonza. Credo sia necessario un bagno di umiltà da parte di chi è l’unico responsabile di questa vergognosa situazione e auspico che anche gli elettori sappiano prendere le distanze da questi soggetti».

«Il commissariamento del Consorzio è imputabile esclusivamente all’ostinazione di Sonza. Sarà nostra cura informare i cittadini sulle conseguenze di questo atteggiamento irresponsabile», la chiosa del consigliere provinciale meloniano Luigi Sabatino.

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