Cisl Veneto, Paglini al congresso: «Con la legge sulla partecipazione cambia il lavoro in Italia»

Al congresso regionale della Cisl a Mogliano, il segretario Massimiliano Paglini celebra l’approvazione della legge sulla partecipazione dei lavoratori nella gestione delle imprese. Al centro anche l’emergenza demografica, l’autonomia differenziata e le sfide infrastrutturali del Veneto

Mattia Toffoletto

C'è la legge sulla partecipazione diretta dei lavoratori nella gestione delle imprese, approvata mercoledì al Senato: «Un rinascimento per il futuro lavorativo del Veneto e di tutto il Paese».

C'è il tema dell'inverno demografico: «La politica deve agire in fretta, fra 12 anni in Veneto si potrebbero perdere 467 mila lavoratori. Un dramma che potrebbe determinare delocalizzazione delle imprese e incapacità dei servizi pubblici di garantire servizi. Serve una gestione programmata dei flussi migratori». C'è l'autonomia differenziata, definita «opportunità strategica».

C'è il perentorio «non difenderemo il diritto a un lavoro stabile e dignitoso, con un salto all'indietro all'articolo 18», con riferimento a uno dei quesiti referendari di giugno. C'è la stoccata per un territorio cui «manca un sistema integrato di trasporto. Le Olimpiadi Invernali non risolveranno certe carenze strutturali, a Cortina non si arriverà con l'alta velocità».

Ma è la coincidenza temporale con la legge sulla partecipazione a farsi largo, nell'intervento del segretario veneto Massimiliano Paglini, all'apertura del congresso della Cisl regionale, oggi giovedì 15 maggio al Move hotel a Mogliano, davanti a 400 delegati e a un centinaio di ospiti. Una legge - sulla partecipazione organizzativa, gestionale, economico-finanziaria, consultiva - di cui il sindacato è stato portabandiera con due anni di mobilitazione e oltre 400 mila firma raccolte. Il tutto nell'ambito di una due giorni che culminerà domani 16 maggio nell'assemblea che porterà all'elezione a segretario dello stesso Paglini (unico candidato).

«Un sogno che diventa realtà per un sindacato come la Cisl, nata sulle tesi partecipative», sottolinea Ignazio Ganga, componente della segreteria nazionale. La legge garantisce quattro forme di partecipazione: dall'acquisizione di quote all'ingresso nel Cda, passando per il modello tedesco che prevede comitati di sorveglianza. «L'attuazione della partecipazione rientrerà nella contrattazione aziendale, confidiamo in una posizione unitaria dei sindacati dopo le divergenze precedenti. Una sfida nuova per l'Italia, chiediamo un Osservatorio regionale per analizzare le buone pratiche già in essere».

Presenti, fra gli altri, gli assessori regionali Roberto Marcato e Valeria Mantovan, il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro e il collega di Treviso (nonché presidente Anci Veneto) Mario Conte.

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