La Lega spinge sull’Autonomia, l’obiettivo sono le firme sulle pre intese prima del voto
Il Carroccio al lavoro per arrivare alla firma alle prime quattro pre intese su giustizia di pace, previdenza complementare e integrativa, protezione civile e sanità entro l’appuntamento al voto del 23 e 24 novembre o subito dopo

Autonomia: eccolo il pezzo più pregiato della campagna elettorale di Alberto Stefani. La firma alle prime quattro pre-intese – e quindi giustizia di pace, previdenza complementare e integrativa, protezione civile e sanità – da apporre prima del voto in Regione.
È a questo che sta lavorando il ministro Roberto Calderoli, che, sabato scorso, a Belluno, ha incontrato proprio il candidato del centrodestra. È a questo che sta lavorando, nonostante lo scarso interesse di Fratelli d’Italia, ma pure del governatore leghista della Lombardia, Attilio Fontana. Che non ha certo fretta di accelerare, favorendo il suo compagno di partito, che tra due settimane esatte sarà chiamato al test delle elezioni.
Per Fratelli d’Italia, invece, la questione è diversa. Delle tre riforme promesse dalla coalizione in sede di campagna elettorale, proprio la bandiera del partito è quella a uno stadio (nettamente) più arretrato: il testo per il premierato. Nella primavera del prossimo anno dovrebbe tenersi il referendum sulla separazione delle carriere: storico cavallo di battaglia di Forza Italia. Mentre, quanto all’Autonomia, pur in misura nettamente depotenziata, la riforma è stata approvata dal Parlamento ormai un anno e mezzo fa. Una scatola vuota, adesso da riempire con le materie.
Non è stato, e non sarà, un percorso semplice. E, sia nell’opposizione che nella maggioranza, c’è chi parla di una riforma praticamente inesistente. Quasi inattuabile, per quanto riguarda le materie Lep, la cui devoluzione alla competenza delle Regioni è subordinata all’individuazione dei livelli minimi delle prestazioni; è incolore, se si guarda alle altre materie.
In ogni caso, si va avanti. E quindi l’obiettivo del Carroccio è quello di arrivare alla firma delle prime quattro pre-intese entro i prossimi quindici giorni. Entro il voto o, comunque, subito dopo. Le Regioni interessate sono sempre le stesse: il Veneto, con Luca Zaia, e poi la Lombardia, il Piemonte e la Liguria.
Quanto a Roma, il via libera da parte dei ministeri variamente coinvolti è arrivato da tempo. E quindi manca giusto la formalità delle firme.
Poi, si procederà con le altre materie. Prima di tutto, quelle non Lep, e poi con le altre: il vero cuore dell’Autonomia.
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