Cadono nel canalone, tre giovani recuperati con gli elicotteri
Stavano percorrendo una cresta del monte Pianina, mobilitate le due eliambulanze del Suem di Pieve di Cadore e quella di Trento

Intervento di soccorso con tre elicotteri a Chies d’Alpago per recuperare tre giovani finiti in un canale percorrendo la cresta del monte Pianina, al confine con il Friuli Venezia Giulia.
L’allarme è scattato nel pomeriggio di oggi, sabato 4 gennaio, quando la centrale operativa del Suem 118 ha fatto alzare in volo gli elicotteri Falco 1 e Falco 2 per soccorrere i tre giovani. Il primo elicottero è riuscito a caricarne a bordo uno, che nella caduta nel canale aveva riportato traumi non gravi, ma le operazioni sono state ostacolate da un grosso telo forse uscito da uno zaino.

L’avvicinarsi del buio ha quindi spinto i soccorritori a chiedere l’intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco di Trento, attrezzato per il volo notturno. Il soccorso si è concluso attorno alle 20 con il recupero degli altri due appassionati di montagna.
I tre giovani escursionisti infortunati erano finiti in un ripido canale oltre 200 metri sotto la cresta del Monte Pianina, dove si snoda l'itinerario dell'Alta Via numero 7, che i tre stavano percorrendo.
Alle 16.30 la Centrale del 118 è stata attivata da uno dei ragazzi che, probabilmente in stato confusionale, diceva di essere scivolato con i due amici nella zona di Cima Vacche, dando indicazioni distanti rispetto alla loro reale posizione.
Decollato da Belluno, l’elicottero Falco 2 ha iniziato una lunga ricognizione prima di riuscire a individuare i tre giovani, che avrebbero dovuto imboccare il sentiero di discesa da Forcella Grava Piana e invece - non si sa se sbagliando o se per la rottura di un cornicione sotto i loro piedi - erano ruzzolati nello stretto e ripido canale tra il Monte Pianina e il Sestier.
Erano feriti, distanti tra di loro e sul bordo di salti di roccia. Con un verricello di 60 metri, il tecnico di elisoccorso è stato calato dal ragazzo che si trovava più basso, un ventenne di Pordenone, issato a bordo e portato al campo base a Casera Pian de le Stele, per essere affidato all'equipe medica.
Risalito per provvedere al recupero del secondo, l'equipaggio si è trovato però a far fronte a una situazione rischiosa: dagli zaini apertisi durante la caduta era fuoriuscito un grande telo di plastica che si alzava pericolosamente, durante i tentativi di avvicinamento.
Dopo aver cercato inutilmente con il flusso del rotore di farlo spostare, l’elicottero è rientrato lasciando sul posto il proprio tecnico di elisoccorso, mentre una squadra di una decina di soccorritori della stazione Cnsas dell'Alpago si preparava per un eventuale trasporto in quota.
Fallito il successivo avvicinamento da parte dell'eliambulanza di Pieve di Cadore, è stato poi richiesto l'intervento dell'elicottero di Trento, che ha preso a bordo anche il tecnico di elisoccorso bellunese.
Non è stato semplice riuscire a gestire i movimenti pericolosi del telo, che nel frattempo si era spostato più in basso, finché il ragazzo bloccato in alto nel canale è riuscito ad afferrarlo e a ripiegarlo.
I due giovani, un ventenne di Pieve di Soligo (TV) e un 19enne di Cologna Veneta (VR), sono infine stati recuperati dal tecnico di elisoccorso trentino, sbarcato con il verricello in due rotazioni, e trasportati con possibili politraumi direttamente al Santa Chiara di Trento. Il primo giovane, sempre con sospetti traumi, è invece ricoverato al San Martino di Belluno.
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