Sulla ferrata con scarpe da ginnastica, ramponcini e senza imbrago: soccorso un escursionista a Cortina
L’uomo si è trovato in difficoltà nel tratto verticale della ferrata Lipella, che era ricoperto da una lingua di ghiaccio. Ieri sera un altro intervento sul Cridola

Sulla ferrata con scarpe da ginnastica e ramponcini e senza imbrago. Un escursionista trentenne di San Giovanni di Fassa (Trento) è stato soccorso questa mattina, domenica 3 novembre, sul tratto verticale della ferrata Lipella, che conduce allo spallone.
L’uomo si è trovato in difficoltà quando è giunto in un tratto ricoperto da una lingua di ghiaccio. Non potendo più rischiare di muoversi, ha contattato il 118. L’allarme è scattato poco prima delle 11: l'elicottero del Suem di Pieve di Cadore è volato in direzione della Ferrata di Rozes e con un verricello di 30 metri ha sbarcato in parete il tecnico di elisoccorso, poco sopra il punto dove si trovava bloccato il trentenne. Il soccorritore è sceso da lui e lo ha velocemente vincolato con una corda, temendo potesse scivolare nel vuoto, per poi prepararlo per il recupero ed essere subito issato a bordo con lui. L'escursionista è stato lasciato al Rifugio Dibona.
Si è concluso invece attorno a mezzanotte l'intervento in aiuto di una coppia di alpinisti in difficoltà dal rientro dalla cima del Cridola. I due, una 35enne di Cavalese e un 51enne di Padova, saliti sulla cima dalla parte conosciuta come Via del triestini, al momento di scendere e percorrere il sentiero del cinquantesimo, si sono trovati sul percorso una corda fissa che risaliva (la traccia corretta) e, pensando di dover invece scendere, hanno cercato percorsi alternativi senza trovarli, finché è sceso il buio e loro non avevano luci.
Scattato l'allarme alle 18.20 circa, una squadra ha intuito la loro posizione e li ha raggiunti. La coppia, che aveva cercato riparo dal freddo tra i baranci sotto un tetto di roccia, è stata riaccompagnata a valle.
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