Pinguini a Treviso, 60 cavalli restano all’ippodromo nonostante il concerto
Sabato l’evento con 40 mila persone: gli animali verranno tutelati. Bovio (Nordest Ippodromi): «Bene un live così, le corse non bastano»

Quarantamila fan, sessanta cavalli e sei pinguini. Sembrano le forze messe in campo da un esercito verso una guerra post-apocalisse, invece sarà il primo grande evento dell’estate trevigiana.
Sabato una marea di appassionati dei Pinguini Tattici Nucleari popolerà l’ippodromo Sant’Artemio per godersi l’unica data del nordest e cantare a squarciagola tutte le hit del repertorio della band bergamasca, nel primo grande concerto dell’arena di Villorba.
Tra una viabilità da bollino nero e una caccia selvaggia al posto per l’auto, i Pinguini non saranno gli unici animali del sabato sera.
I cavalli
Già, perché i padroni di casa delle scuderie non si sposteranno, anzi: sui 70 destrieri dell’ippodromo, 60 rimarranno al proprio posto, mentre si prevede che in settimana una decina verranno prelevati e mossi momentaneamente dai propri allenatori o proprietari.
Non fioccano le soluzioni in cui i cavalli possono sostare in zona, ma gli operatori del settore assicurano che non ci sarebbero problemi, anzi, che una convivenza tra spettacoli e scuderie è possibile, quasi un’ancora di salvezza.
La routine degli stallieri non varierà anche durante l’invasione pacifica degli spettatori, ma verranno applicate le precauzioni corrette per preservare la salute degli animali: «I cavalli rimarranno regolarmente al proprio posto anche sabato sera durante il concerto – assicura Stefano Bovio, direttore di Nordest Ippodromi – non sono animali che soffrono terribilmente l’inquinamento acustico, anzi. Sono abituati a correre nella pista circondati dai rumori cittadini, come il volo degli aerei, i clacson delle auto e i tagliaerba».
Animali da proteggere
Nulla di paragonabile, però, allo stress che subiranno nel trambusto del concerto: «La convivenza è possibile e si farà, come accade in tutti gli altri ippodromi italiani che ospitano eventi di questo calibro, come Milano, Napoli e Roma, metropoli abituate a questo. Come si può convivere? Intanto il palco è nel punto diametralmente opposto dell’area, poi le costruzioni attutiscono il suono tramite i loro materiali; verrà posizionato, inoltre, del personale qualificato che si occuperà di proteggere gli animali. Nelle ore prima dell’inizio dell’evento verrà eseguito un sound check aumentando gradualmente i volumi per far abituare i cavalli a cosa ascolteranno. A Treviso i soggetti permanenti sono 70, una decina fra allenatori e proprietari opteranno per spostarli, magari qualcuno di loro è particolarmente nervoso e chi può farlo preferisce che lasci l’area, ma non c’è bisogno di un esodo di massa».
«Servono altri eventi»
A Sant’Artemio l’arrivo dei Pinguini Tattici Nucleari non è un disturbo, tutto il contrario.
«È la prima volta che ospitiamo un concerto di questa portata e siamo felicissimi di poterlo fare. Per noi non è un problema portare tutte queste persone, pur considerando il modo in cui dovremo adeguarci all’evento, anzi, speriamo che ce ne siano tanti di più in futuro, l’augurio è che si possa battere maggiormente da qui in avanti. Ormai le corse ippiche non ci bastano più, non sono sufficienti per sostenerci. I costi di mantenimento sono diventati più alti dei ricavi, servono eventi di altro tipo per rilanciare l’arena e per garantirci qualche entrata in più a livello economico».
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