Mostra del Cinema e Festival della politica: la mobilitazione per liberare Alberto Trentini

I due appuntamenti mentre cresce la tensione tra Usa e Venezuela dopo l’invio di navi militari nel golfo dei Caraibi

Francesco Furlan
Mobilitazione per liberare Alberto Trentini
Mobilitazione per liberare Alberto Trentini

Sono giorni di tensione tra Venezuela e Usa: uno scenario internazionale che l’Italia osserva con molta attenzione per capire se e come quel che sta accadendo lungo le coste del Paese governato da Nicolas Maduro possa influire sul destino di Alberto Trentini.

Il cooperante veneziano, che lo scorso 10 agosto ha compiuto 46 anni, è rinchiuso nel carcere El Rodeo di Caracas da ben 281 giorni senza un capo d’accusa preciso. E senza che gli sforzi della diplomazia italiana siano riusciti, fino a oggi, a raggiungere l’obiettivo della sua liberazione.

La crisi Usa-Venezuela

In Venezuela la situazione si sta facendo sempre più tesa perché la Casa Bianca ha deciso l’invio nel Mar dei Caraibi di tre navi da guerra, affiancate da sottomarini nucleari, aerei da ricognizione P8 Poseidon, un cacciatorpediniere e un’unità missilistica.

Un dispiegamento che riguarda un totale di 4.500 militari, tra cui 2. 200 marines che potrebbero trovarsi di fronte alle coste venezuelane già da oggi, secondo fonti statunitensi.

Il Dipartimento della Difesa Usa ha precisato che la missione mira a rafforzare la sua presenza lungo le rotte del narcotraffico ma Caracas vede l’iniziativa come una minaccia di tipo militare e ha replicato annunciando lo schieramento di quattro milioni e mezzo di miliziani a salvaguardia del Paese e ha incassato, in questo scontro con gli Usa, anche il sostegno della Russia. Ieri la ministra degli Esteri del Venezuela, Delcy Rodríguez, ha diffuso una nota al termine di una conversazione telefonica con il collega Serghei Lavrov.

Nel corso della telefonata il rappresentante russo ha espresso il «sostegno incondizionato di Mosca agli sforzi del Venezuela per difendere la sua sovranità nel contesto di crescenti pressioni esterne».

Mobilitazione continua

Di fronte alla crisi tra Venezuela e Usa non si ferma la mobilitazione per tenere la luce accesa sul cooperante Trentini. I prossimi appuntamenti sono in programma alla mostra del Cinema e al Festival della politica di Mestre.

Una lettera al mondo del cinema italiano per spiegare il dramma della detenzione sarà letta dalla mamma di Alberto, Armanda, in presenza degli altri familiari, in una iniziativa voluta da Articolo 21.

L’appuntamento è per giovedì 28 agosto, alle 10, nella chiesa di Sant’Antonio al Lido di Venezia, con la partecipazione di Alberto Barbera, Ottavia Piccolo, Giuseppe Giulietti. Un secondo appuntamento è in programma al Festival della politica di Mestre. Un incontro speciale è in programma sabato 13 settembre alle 11.30 al chiostro di M9: hanno già aderito Articolo 21, Comitato Alberto Trentini Libero, Medici Senza Frontiere, Emergency, Anpi, Cgil, Cisl, Uil e diversi rappresentanti delle istituzioni.

All’incontro stanno aderendo anche molti degli ospiti del Festival.

«Il Festival è anche l’occasione per promuovere iniziative di carattere civile», spiega Nicola Pellicani che guida la Fondazione Pellicani organizzatrice del Festival, «vogliamo far sentire ai familiari la vicinanza nostra e di tutta la città, sono state invitate associazioni, istituzioni e il Patriarcato. Tutti insieme per chiedere la liberazione di Alberto, coltivando sempre la speranza che venga liberato prima del 13».

All’iniziativa ci saranno, tra gli altri, Annalisa Cuzzocrea, Marco Damilano, Marianna Aprile e Pietro Del Soldà.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi