Il cantiere sott’acqua di Lignano, è il più grande d’Europa: la Terrazza a Mare pronta per l’estate 2026

L’intervento di riqualificazione e ampliamento ha un costo di 14 milioni di euro. L’assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini: «Restituiamo alla regione una delle sue cartoline più belle» 

Marco Ceci
Una veduta aerea del cantiere per la riqualificazione della Terrazza a Mare di Lignano
Una veduta aerea del cantiere per la riqualificazione della Terrazza a Mare di Lignano

Una parte sulla sabbia, tutto il resto sott’acqua. O meglio: sotto il livello del mare. A rendere unico il progetto (per tipologia è attualmente il cantiere più grande d’Europa) è stata proprio la scelta concettuale di isolare con apposite paratie e poi prosciugare uno spicchio di Adriatico.

Un progetto non solo innovativo ma, dal punto di vista ingegneristico, così ambizioso da essere esposto alla Biennale di Architettura di Venezia, nel settore dedicato a “TERRÆ AQUÆ”, dove trovano spazio opere che esaltano il mare e la terra, in un delicato equilibrio ambientale.

Un riconoscimento che trova riscontro nei numeri e nelle specifiche del maxi cantiere da 14 milioni di euro che tra circa un anno dovrebbe partorire la “nuova” Terrazza a Mare, struttura simbolo di Lignano Sabbiadoro, eccezionalmente aperto nella mattinata di mercoledì 11 giugno per ospitare il sopralluogo tecnico svoltosi alla presenza dell’assessore regionale alle Attività produttive e al Turismo, Sergio Emidio Bini. «A oggi il cronoprogramma dei lavori per la riqualificazione della Terrazza a Mare a Lignano Sabbiadoro è rispettato - ha spiegato l’esponente della giunta Fedriga -. Un ulteriore passo avanti è rappresentato dall’installazione della gru che consentirà di accelerare le opere. Contiamo di mettere a disposizione della comunità buona parte della struttura, rinnovata e ampliata, in tempo per la stagione balneare 2026».

Evidenziando l’importanza di un progetto che alcune università hanno individuato come modello di studio, l’assessore ha ricordato che «l’intervento ci permetterà di rigenerare uno dei luoghi simbolo di Lignano e del Friuli Venezia Giulia. La Regione intende restituire questa “cartolina” al suo giusto splendore».

Soddisfazione condivisa dalla sindaca Laura Giorgi: «È un’opera di straordinaria importanza per la città di Lignano e per tutta la regione. Siamo orgogliosi di un progetto che riscuote tanta ammirazione e ansiosi di vederlo ultimato».

L'assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, con la sindaca di Lignano, Laura Giorgi
L'assessore regionale al Turismo, Sergio Emidio Bini, con la sindaca di Lignano, Laura Giorgi

Cento nuovi piloni e la piscina a sfioro

Già ultimate le opere di consolidamento dei 58 pilastri che sorreggevano la struttura e la collocazione dei 100 nuovi piloni in calcestruzzo per garantire l’ampliamento della Terrazza a Mare, che rispetto al passato potrà godere di una superficie aggiuntiva di 980 metri quadrati: è qui che troverà spazio (in fondo al pontile) una piscina a sfioro - vetrata su due lati - di 12,50 per 14 metri, con profondità di un metro.

«Il fatto di lavorare sull’acqua, con un allestimento di cantiere unico, è la grande sfida che abbiamo dovuto affrontare, ma non l’unica - ha ricordato l’architetto Giulia de Appolonia, uno dei progettisti e responsabile dei lavori -. Hanno richiesto molta attenzione il ripristino strutturale dei piloni esistenti, ma anche le condizioni del solaio portante, che presentava un livello di degrado molto avanzato».

La parte superiore e il podio

 

I lavori, avviati nell’aprile 2024, prevedono un radicale ammodernamento della struttura: restauro architettonico, adeguamento sismico, riqualificazione energetica, rifacimento degli spazi interni con bar, spogliatoi e un ampio spazio polifunzionale sotto il guscio della conchiglia”, come negli anni è stata ribattezzata la struttura. «Un intervento di alta qualità - ha precisato Genesio Setten, titolare dell’omonima ditta di Oderzo scelta per realizzare l’opera -. Parliamo di lavori che principalmente sono di ampliamento e risanamento, perché la Terrazza a Mare era ridotta male, ma con finiture che hanno elevato non solo la qualità, ma anche la funzionalità della struttura».

 

Prevista la realizzazione di camminamenti di collegamento mentre il podio centrale, riconvertito, ospiterà un beach club durante il giorno, offrendo un servizio ristorante di sera. I percorsi pedonali che si snodano dal tunnel d’ingresso verranno valorizzati attraverso il ripristino visivo sul mare attraverso la demolizione della zona di copertura di collegamento tra le due aree coperte.

Dalla spiaggia alla terrazza

Tra le opere che devono ancora vedere la luce c’è la nuova rampa di scale (posizionata sulla destra guardando il mare) che consentirà un accesso diretto alla Terazza dalla spiaggia.

Palancole e teloni

Oltre al recinto di paratie stagne (le palancole, alte tra 11 e 12 metri) che sigilla l’area del cantiere ed evitare che venga sommersa dal mare, nel cantiere è stato disposto ovunque un telo sotto la sabbia che consentirà, una volta rimosso, di asportare detriti di lavorazione e sostanze potenzialmente inquinanti.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi