Bob a Cortina, la tecnica per realizzare la pista è lo spritz beton
Si chiama così la tecnica usata per spruzzare il calcestruzzo ad alta pressione sull’intelaiatura della pista. Ecco il nostro viaggio nel cantiere con Daniele Bortoluzzi del team che guida i lavori a Cortina e Lucia Samorani, direttore tecnico Simico

Cortina Simico apre le porte del cantiere della pista da bob, skeleton e slittino di Cortina. Nei giorni scorsi è stata particolarmente importante: dopo il sopralluogo del Cio, rappresentato da Mark Kelly, insieme alle Federazioni internazionali, Regione Veneto, Comune e Fondazione Cortina, Markus Aschauer, capo della commissione tecnica piste della FIL, ha infatti approvato la miscela di calcestruzzo che verrà utilizzata per la realizzazione della pista.
Il calcestruzzo verrà steso tramite la tecnica spritz-beton, ovvero spruzzato ad alta pressione sull’intelaiatura.
Un altro aspetto interessante della futura pista da bob è stata l’analisi del futuro edificio di raffreddamento, un sistema di refrigerazione imponente che, grazie alle numerose pompe di rilancio dislocate lungo il percorso, ghiaccerà l’intera pista con facilità. «Dalla centrale di raffreddamento partiranno tutte le tubazioni per la refrigerazione dello sliding center» afferma Daniele Bortoluzzi, ingegnere di ITS engineering company, parte del team che guida la direzione lavori della pista da bob di Cortina, «Lungo la pista ci sono delle stazioni intermedie, le cosiddette stazioni di rilancio, dove arriva il glicole, liquido per la refrigerazione alternativo all’ammoniaca. Questo impianto limiterà i consumi, sarà ecosostenibile e permetterà di ottimizzazione tutto».

Come sarà ghiacciata la pista
La realizzazione e il completamento dell’impianto di raffreddamento avverrà entro febbraio 2025, a quel punto verrà il momento di ghiacciare la pista: «Concluso questo passaggio, serviranno dieci giorni per ghiacciare l’intera pista» afferma Lucia Samorani, direttore tecnico di Simico, «L’esperienza del mock up è stata molto positiva: da quando sono state accese le macchine, abbiamo raffreddato il calcestruzzo in due giorni, perché doveva arrivare a meno cinque gradi e le temperature in questo periodo non ci hanno aiutato. Raggiunta la temperatura, è partito il ghiaccio e in meno di 24 ore è iniziato a comparire sulla superficie. Funziona così» continua, «Il collettore, dove viene pompato il freddo, si trova sui tubi che corrono lungo la pista ogni venti metri, a tratti ogni cinque. Questo garantisce una refrigerazione veloce e regolare».

Il calcestruzzo e la miscela
Tra le notizie più importanti del sopralluogo, l’ok da parte delle Federazioni alla miscela di calcestruzzo che darà vita alla pista: «Abbiamo trovato la miscela adatta di calcestruzzo, dopo un confronto con la nostra direzione lavori e l’impresa Pizzarotti» continua Samorani, «Abbiamo testato cinque diverse miscele, con due gruppi di squadre differenti, per cui abbiamo testato non solo la qualità del prodotto, ma anche la qualità della mano d’opera, perché lo spritz-beton non è una lavorazione classica. Il calcestruzzo deve avere una qualità di stesura ottimale, per garantire le attività in pista anche d’estate, come il bob su rotelle. Il Cio ha richiesto ulteriori test in merito ed abbiamo prodotto delle finestre di calcestruzzo con un’intelaiatura reale, come quella della pista, e hanno approvato ufficialmente la miscela e la tiratura corretta. Per procedere regolarmente con i lavori» conclude Samorani, «installeremo lungo il percorso un sistema di protezione a tenda, per permettere alle squadre di procedere con i lavori anche in inverno o con il brutto tempo».
Il sopralluogo con il campione
In cantiere era presente anche Armin Zöggeler, campione italiano di slittino pluridecorato, tra i più grandi di questo sport: «Sono veramente molto contento per la costruzione della pista» dice Armin Zöggeler, «Serviva, soprattutto per il dopo Olimpiadi. In particolare, per giovani che si vogliono avvicinare a queste discipline e garantire così un futuro a questo sport. Fare la pista vuol dire portare gare internazionali ogni anno a Cortina. Nel calendario annuale, le Federazioni hanno già programmato di realizzare la Coppa del mondo qui dopo le Olimpiadi. Cortina è il posto giusto per questa pista, perché c’è una grande tradizione». — © RIPRODUZIONE RISERVATA
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