Zaia, qualche grande terra invece che a pace punta a guerra

Dazi, si risolva questione; Europa non guardi a Usa come nemico

(ANSA) - SACILE, 13 GIU - "In economia abbiamo cicli storici, con la congiuntura negativa attuale, che è quella, ad esempio, dei conflitti, quello ucraino, prima, e, successivamente, quello del Medio Oriente che oggi, purtroppo, si inasprisce ancora di più, con questo bombardamento in Iran e con la distruzione dell'aeroporto di Tabriz, che di certo non aiuta. Le aziende e i mercati hanno bisogno di tranquillità e di pace, pace a 360 gradi, pensando che sono i cittadini a pagarne le conseguenze. Soprattutto penso ai bimbi, alle persone indifese che perdono la vita a causa della gestione di qualche grande della terra che invece di puntare alla pace punta alla guerra". Lo ha detto il governatore del Veneto, Luca Zaia, a margine di un evento pubblico a Sacile (Pordenone). "La partita dei dazi comunque deve risolversi - ha auspicato - Trump a Zelensky, nello studio ovale, in quella famosa conferenza stampa, ha detto "io sono un businessman, tutta la vita ho fatto business e ogni business ha un compromesso". Abbiamo capito che, ad esempio, ha già trovato l'accordo con la Cina. Penso, dunque, che sia doveroso che si chiuda velocemente la partita dei dazi, che non fanno bene ai mercati e poi che si vada in un'altra direzione e di pensare che, comunque, noi siamo il mercato più importante, più florido del mondo, con 450 milioni di abitanti. Quello europeo è un mercato irrinunciabile un po' per tutti i grandi player internazionali, penso alla Cina piuttosto che agli Stati Uniti, ed è giusto che l'Europa faccia sentire la propria voce, ma non viva gli Stati Uniti come un nemico". (ANSA).

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