Caso salma senza testa, la vittima venne strangolata dal suocero

La svolta è arrivata dalla confessione dell'omicida

(ANSA) - BOLZANO, 13 GIU - È di Mustafa Sahin, 20 anni, cittadino tedesco di origini turche, il corpo trovato senza testa in uno scatolone lungo la corsia sud dell'A22, all'altezza di Chiusa, il 21 febbraio 2008. Venne strangolato dal suocero, Alfonso Porpora, classe 1964, di origini siciliane, nel garage di casa, a Sontheim an der Brenz, il 13 febbraio dello stesso anno. Porpora, che non ha mai rivelato il movente, né ha mai ammesso di aver tagliato la testa del genero (mai ritrovata), ha riferito di aver poi caricato il corpo in auto e di averlo abbandonato in Italia, tra Roma e Napoli. Una confessione arrivata quando Porpora si trovava già in carcere, a Ellwangen, per altri due omicidi. L'uomo sta scontando una condanna all'ergastolo. È il procuratore Axel Bisignano ad annunciare che uno dei «cold case» più eclatanti dell'Alto Adige è stato risolto. La svolta è arrivata, appunto, dalla confessione di Porpora: solo allora, la polizia del Baden-Württenberg ha capito che il corpo di Sahin poteva essere quello, ancora senza identità, ritrovato anni prima in Alto Adige. A quel punto, ha contattato la Procura e la Squadra mobile della questura di Bolzano, facendosi inviare le foto del cadavere: è stata la moglie, figlia di Porpora, a riconoscerlo dalle mani e dai vestiti. La comparazione con il dna dei due figli e dei genitori ha dato la conferma definitiva. (ANSA).

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