Uccide il figlio, sacerdote 'un pugno che ti lascia senza fiato'

In centinaia al funerale del piccolo Giovanni oggi a Muggia

(ANSA) - TRIESTE, 25 NOV - "Il silenzio è stato la reazione più spontanea di fronte a notizie di questo tipo. Come quando si prende un pugno nello stomaco, che ti lascia senza fiato, senza la possibilità di dire una parola. Tuttavia, sappiamo che il silenzio, se non viene abitato, rimane vuoto e può trasformarsi facilmente in un abisso nel quale non c'è speranza, non c'è vita, non c'è luce. Abbiamo voluto cercare delle parole che non fossero parole qualsiasi". Lo ha detto il parroco di Muggia, don Andrea Destrardi, nel corso del funerale del piccolo Giovanni Trame, il bambino di 9 anni ucciso dalla madre Olena Stasiuk lo scorso 12 novembre. Centinaia i presenti alla funzione. In molti non sono riusciti a entrare nel Duomo e, nonostante la pioggia, sono rimasti all'esterno per seguire le esequie attraverso gli altoparlanti. "Due sabati fa - ha aggiunto don Destrardi - abbiamo reagito come comunità cristiana. Ci siamo raccolti qui nel nostro Duomo in preghiera. Anche sabato le porte del Duomo erano aperte e dietro di noi, davanti a me, c'era la porta di quella casa di Piazza Marconi, dove i fatti sono avvenuti. Tanti cercano la spiegazione di questo male, ma spesso in questi giorni ho ripetuto alle persone che il male non si spiega, si combatte". Nella navata centrale, sulla bara di Giovanni è stata appoggiata una foto di lui sorridente, accanto un grande mazzo di rose bianche. Sotto il feretro qualcuno ha lasciato anche un pallone da calcio, sua grande passione, sopra, tra i fiori, la maglietta della squadra. A poca distanza il papà, Paolo, al quale molte persone si sono avvicinate per una stretta di mano o un abbraccio. Tra i presenti, oltre al sindaco di Muggia Paolo Polidori e la giunta comunale, anche il presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga e il sindaco di Trieste Roberto Dipiazza. Diversi i compagni di scuola del bambino. Nell'omelia Don Destradi ha ricordato anche il piccolo Elia, ucciso nel Salento qualche giorno dopo Giovanni Trame, anche lui per mano della madre: "Li pensiamo in paradiso insieme a giocare", ha concluso il parroco. (ANSA).

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