Zanchetta: «Nel nostro progetto c'era un tornante in più»

Pierantonio Zanchetta
BELLUNO.
«I Servizi forestali, nel caso della realizzazione della strada per il monte Terne, hanno agito come esecutori di decisioni prese da altri». Il responsabile dei Servizi forestali Pierantonio Zanchetta risponde alle critiche di Roberto De Moliner sulla troppa pendenza della strada silvo pastorale sopra Case Bortot. Zanchetta ricostruisce l'inter del progetto. «Abbiamo predisposto e presentato un progetto alla Comunità montana quale committente. Era prevista, fra l'altro, la realizzazione di un altro tornante per addolcire la pendenza e rendere fruibile il tracciato ai mezzi autorizzati. Questo è avvenuto il 5 maggio 2009». Ma a quel punto la Commissione urbanistica integrata del Comune di Belluno ha giudicato le proposte progettuali incompatibili con lo strumento urbanistico e ha fissato i paletti entro cui muoversi per realizzare l'intervento. «Quindi l'8 luglio il Servizio Forestale ha tradotto in progetto le indicazioni del Comune». Ci sono voluti ben dieci mesi prima che il Comune desse il via libera ai lavori, e in questo lasso di tempo ci fu anche un sollecito da parte della Comunità montana. «Il 17 maggio 2010 il progetto ha finalmente ottenuto l'autorizzazione ambientale e con l'avvallo di entrambi i committenti è ritornato al Servizio Forestale per l'esecuzione». In pratica il progetto ha dovuto essere realizzato in quel modo e con quella pendenza perchè così hanno stabilito gli uffici comunali. «Il consigliere De Moliner ha nei riguardi del Servizio Forestale Regionale un merito. Con i suoi numerosi e continui richiami di anomali comportamenti nel territorio silvo-pastorale di Belluno costituisce un vero e proprio pungolo a tenere alta l'attenzione e al costante miglioramento dell'operatività della struttura. Ma i richiami devono però sempre essere preceduti da una corretta documentazione dei fatti».
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