Wwf Veneto contro la pista Tony Sailer
CORTINA. Il Wwf Veneto esprime parere contrario alla nuova pista Tony Sailer, sul versante sud del Col Drusciè. Il nuovo tracciato dovrebbe accogliere le gare di slalom, qualora fossero assegnati a Cortina i Mondiali di sci alpino 2019. Gli ambientalisti han presentato una articolata osservazione alla Provincia, impegnata nella Valutazione di impatto ambientale della pista. «L’impatto visivo è davvero molto pesante, un vero e proprio squarcio su tutto il versante est-sud», lamentano, «e l’intervento si aggiunge alle altre due piste già presenti sul Col Drusciè. Inoltre la nuova pista è stata programmata unicamente in vista della candidatura. Difficilmente, per le sue caratteristiche tecniche di pista agonistica e per la difficoltà di gestione, nell’innevamento, potrà anche avere valenza turistica. Nessuno degli impiantisti locali si sarebbe sognato di proporla e non rientra in alcun documento di programmazione. Vale la pena sacrificare un altro pezzo di Dolomiti, riconosciute dall’Unesco quale patrimonio dell’umanità, per pochi giorni di Mondiali?»
Nel dettaglio tecnico, il Wwf Veneto ricorda che l’intervento riguarda superficie a mugheta con larice, su roccia, in una zona aperta erbacea, con lo scavo di 15.102 metri cubi di materiale e il riporto di 16.209 metri cubi. Inoltre la relazione tecnica del progettista, Ivano Caviola, evidenzia la presenza di specie di uccelli sensibili. «Questo mi sembra un tentativo di mettersi di traverso su un'operazione definita “verde” da tutti gli organi competenti», dichiara l'assessore all'urbanistica Stefano Verocai, «La pista realizzata sul versante sud non è visibile dal paese, ma solo in parte da Zuel. Sotto l'aspetto ambientale l'operazione è una riqualificazione: si va a trasformare un bosco in un prato non in un'autostrada, portando un miglioramento ai biotopi della zona. La pista è poi volutamente agonistica perché servirà per gli allenamenti delle squadre nazionali, dei nostri ragazzi iscritti agli sci club, per gare di Coppa Europa e Coppa del Modno. L'intervento è migliorativo anche per gli animali presenti e per i mugheta che in quell'area sono partizionamento infestanti. Il movimento terra previsto è minimo. La Tony Sailer è una pista condivisa con Fis e organi competenti in materia di tutela ambientale. La nostra filosofia è quella dell'eco compatibilità e non verranno realizzate cattedrali nel deserto, quindi che gli ambientalisti stiano tranquilli». (a.s.)
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