“Vita nelle vie”, due serate in una
SANTO STEFANO DI CADORE. Occhi al cielo sperando nel bel tempo, ma anche per guardare i tradizionali fuochi di ferragosto. Così si spera che domenica prossima possa finalmente prendere il via la manifestazione “Vita nelle vie” a Santo Stefano di Cadore.
Venerdì scorso tutto il grande lavoro degli organizzatori per allestire una serata dedicata ai popoli del mondo è stato vanificato dall'inclemenza del meteo, da un lungo temporale pomeridiano che aveva impedito lo svolgersi di una festa molto attesa.
Vita nelle Vie, che doveva tenersi in tre serate, sarà quindi concentrata in due. Domenica saranno infatti unificati i due temi, quello dei popoli e quello della cultura. Stand dedicati da un lato ai colori, alle tradizioni, alla musica e ai sapori dei popoli di tutto il mondo, con le vie di Santo Stefano che saranno divise per zone, a rappresentare i vari Paesi di tutti i continenti, con la possibilità di vedere balli e musica africani, danza del ventre, canti gospel, musiche indiane, suonatori ecuadoregni con i loro strumenti, sapori e danze marocchine, flamenco, tip tap e tanta altro ancora. Non mancheranno le bancarelle con artigianato e prodotti tipici, giochi e gonfiabili per i bambini. E poi arte e artisti, opere di diversa concezione e fattura, ad alimentare un linguaggio universale.
«L'obiettivo della serata», spiega Anna Menia, una dei volontari che curano l'organizzazione, «oltre a portare una notevole allegria fra residenti e turisti, è quello di far conoscere e apprezzare la bellezza della diversità. E una manifestazione così in Comelico non si era ancora mai vista. Speriamo che il tempo sia clemente e ci consenta di presentare quanto siamo riusciti a mettere insieme».
Inizio alle ore 21, dunque, con il centro del paese chiuso al traffico e messo completamente degli stand e i negozi aperti a pronti ad accogliere residenti e turisti. Poi i tradizionali fuochi di ferragosto, mentre per venerdì 19 si terrà una serata tutta dedicata alle associazioni e alle loro attività, «per comprendere quante cose sanno fare e quanta importanza hanno per il territorio».(s.v.)
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