Villa De Toffol al Comune: vera la firma sul testamento c’è un errore sulla data

La sentenza del tribunale condanna Palazzo Rosso a pagare le spese legali È uno dei tre debiti fuori bilancio che devono essere coperti

Belluno

La firma sul testamento è vera, la data sul documento no. Il tribunale di Belluno, con sentenza depositata il 28 dicembre dell’anno scorso, ha definito il procedimento che era stato aperto sulla donazione dell’antica villa De Toffol Barozzi di Orzes al Comune, avvenuta diversi anni fa. Due fabbricati, risalenti presumibilmente al XVII secolo, del valore di circa un milione di euro, che il Comune aveva anche tentato di vendere all’asta tempo fa, ma aveva dovuto bloccare la procedura perché uno degli eredi aveva impugnato il testamento dichiarandolo falso.

Il Comune si era costituito in giudizio e il Tribunale, con sentenza pubblicata il 28 dicembre 2020, ha accertato la falsità della data del testamento, ma solo quella. Il bene resta quindi a Palazzo Rosso.

Il Comune è stato però condannato, insieme ad uno dei convenuti, a pagare le spese processuali: circa 5.600 euro, che costituiscono un debito fuori bilancio. Uno dei tre accertati nel 2020, per i quali c’è un apposito capitolo di spesa nel previsionale perché vanno sanati per approvare il documento contabile.

Gli altri due riguardano una sentenza del tribunale del lavoro, in merito a una controversia con un ex dirigente comunale (Palazzo Rosso è stato condannato a rifondere le spese processuali per 4.377 euro), e lo sgombero neve per il maltempo della fine di dicembre 2020.

Nevicata costosa

La nevicata del 28 dicembre e del giorno successivo è costata 153.306,18 euro in più di quando il Comune aveva a disposizione in quel momento a bilancio. Nel previsionale 2020 erano stati stanziati 350 mila euro nel capitolo dedicato allo sgombero neve. Sarebbero stati sufficienti se non ci fosse stato un episodio di maltempo eccezionale, come ha spiegato nella sua relazione l’allora dirigente di riferimento. Inoltre la precipitazione si è verificata alla fine dell’anno, ovvero al termine dell’esercizio finanziario: non era possibile predisporre variazioni al bilancio per coprire le spese prima del 31 dicembre.

Ma il Comune doveva assicurare la pulizia delle strade e dei marciapiedi, per garantire alle persone di potersi muovere in sicurezza. Si è formato così un debito fuori bilancio di 153 mila euro e spiccioli, perché le imprese cui è affidato il servizio in appalto sono state impegnate per giorni a pulire le strade.

il commento

«Fare debiti fuori bilancio è sempre spiacevole, ma si è trattato di spese impreviste», evidenzia il sindaco, Jacopo Massaro. «Da un lato si tratta di sentenze per procedimenti che si trascinavano da anni, dall’altro di una nevicata eccezionale, caduta alla fine dell’anno in un momento in cui non era possibile fare variazioni al bilancio». Il sindaco assicura che i tre debiti saranno coperti con apposite risorse. Non sussistono quindi problemi per l’approvazione del bilancio.

Lo confermano i revisori dei conti nel loro parere, nel quale rilevano che «il debito appare formatosi per cause eccezionali e in un periodo in cui risultava preclusa la possibilità di effettuare variazioni al bilancio». Complessivamente, pulire le strade dalla neve nel 2020 è costato al Comune 457.163,07 euro.

Il previsionale

Il previsionale sarà discusso nel consiglio convocato mercoledì alle 14. Nel 2021 entra in vigore la nuova Imu, grazie alla quale il Comune conta di incassare 6.740.000 euro (circa 300 mila euro in più dell’anno scorso). Si prevede inoltre di incassare 1.450.000 euro dalle sanzioni per la violazione del codice della strada, 1,4 milioni dai parcheggi. —



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi