Vigili del fuoco: "All'ex Toigo a novembre ripartono i lavori La caserma sarà pronta in otto mesi"

Il vicecomandante Calore ha fiducia. Ieri la visita del sottosegretario Candiani: «Progetto razionale e ben congegnato»

BELLUNO

Dal ricordo dei soccorritori del Vajont al futuro dei vigili del fuoco di Belluno. Al termine della cerimonia di commemorazione al cimitero monumentale di Fortogna, il sottosegretario agli interni Stefano Candiani si è spostato a Belluno per visitare la nuova caserma dei pompieri, che da tempo attende di essere ultimata negli spazi inutilizzati dell’ex caserma Toigo.
«Sono piacevolmente colpito dal riutilizzo di un complesso caduto in disuso per uno scopo così importante», ha commentato il sottosegretario durante la visita agli uomini e ai mezzi schierati sul nuovo piazzale, «sono a conoscenza delle difficoltà incontrate durante i lavori e spero che a breve si possa uscire da questo stallo».
Candiani ha poi elogiato il progetto dell’intera struttura al quale hanno partecipato gli stessi vigili del vuoco: «È razionale e molto ben congeniata, penso che si debba partire dal presupposto che chi ha esperienza sul campo debba avere voce in capitolo nella realizzazione delle nuove strutture. L’esperienza accumulata a Belluno sia nel riutilizzo delle caserme, che nella gestione delle attrezzature e dei mezzi che vengono aggiustati e mantenuti in modo impeccabile, deve essere d’esempio per altre realtà del territorio. Il ministro Salvini mi ha affidato il compito di seguire le tante situazioni presenti sul territorio e segnalare le difficoltà o, come in questo caso, ogni aspetto positivo nella gestione degli uomini e dei mezzi che possano servire ad altri».
Sul piano dei lavori è il vicecomandante Fabio Calore a fare il punto della situazione: «Le prime bonifiche dell’area erano partite addirittura nel 2009, per permettere l’avvio della costruzione degli immobili nel 2011. Da allora il problema principale è stato quello di ricevere i finanziamenti in due stralci separati, che ci hanno costretti a dividere le opere in due progetti distinti che con difficoltà abbiamo dovuto omogeneizzare».
Al momento la parte esterna con il piazzale e i capannoni con i mezzi è pressoché ultimata, mentre il grande stabile della caserma sembra ancora lontano dall’essere pronto a ospitare i centri di comando e tutte le aree operative. «La speranza è di ripartire con i lavori in novembre», continua Calore, «da quel momento serviranno tra i sei e gli otto mesi per essere finalmente operativi. La parte ancora in piedi della Toigo, invece, per il momento continuerà a essere utilizzata dall’associazione nazionale dei Vigili del fuoco».
Durante la visita, sono stati presentati al senatore anche alcuni vigili del fuoco volontari e sono stati mostrati lo spazio per l’ addestramento realizzato in un avvallamento dietro l’alta torre e chiamato “Urban search and rescue”, o “campo macerie”, fondamentale per l’addestramento degli operatori e delle unità cinofile al recupero di persone rimaste sepolte dopo il crollo di uno stabile e una vecchia autobotte Fiat 640 che il personale della caserma preserva con cura e che un giorno diventerà uno dei simboli della nuova struttura. —


 

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