Viabilità tra Agordino e Fassa presentata un’interrogazione
ROCCA PIETORE. Il caso della strada del lago Fedaia, e di quel tratto di due chilometri e mezzo tra Bellunese e Trentino rimasto fuori dal piano per la viabilità della val di Fassa continua a far discutere. Lo segnala l’ex assessore di Rocca Pietore Michele Soraruf, annunciando una nuova interrogazione presentata alla Provincia di Trento sulla questione, questa volta dal consigliere Pino Moranzini.
«Nonostante reiterate assicurazioni in tal senso», sottolinea infatti Morandini, «i 2,5 chilometri del lungolago del Fedaia rimangono a tutt’oggi da sistemare. Un ritardo lamentato da molti cittadini che transitano regolarmente su quel tratto e che da anni attendono che alle promesse di interventi sul manto stradale seguano, finalmente, dei fatti. Cosa a tutt’oggi non avvenuta e che - alla luce del fatto che nel Piano stralcio della viabilità di Fassa è stata inserita la strada del Fedaia, scorporata dal piano per la Marmolada fino alla diga, con interventi per 6 milioni di euro – pone un dubbio: che ne sarà dei 2,4 chilometri del lungolago? Rientreranno nel progetto Marmolada o questo pezzo di strada sta diventando una “zona franca Unesco”»?
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