Vento impetuoso, chiusa la seggiovia Sappada 2000

Decisione presa in via precauzionale, come sempre in caso di meteo sfavorevole Intanto gli allarmi tv su strade impraticabili fanno saltare qualche prenotazione

SAPPADA

Chiusa ieri per il forte vento la seggiovia Sappada 2000; una decisione che in realtà non ha nulla di straordinario e che, in caso di raffiche di eccezionale intensità come quelle di ieri, viene sempre presa a tutela della clientela. Il secondo troncone della seggiovia sale infatti all’interno di una stretta gola tra le rocce e quindi, per ragioni di sicurezza, in condizioni meteo difficili (forte vento o precipitazioni nevose diromopenti), l’impianto viene sempre chiuso. Da oggi anche la seggiovia Sappada 2000 riprenderà comunque a funzionare normalmente, visto che il meteo prevede vento in attenuazione decisa.

Per il resto, i vertici della “Sappada Campetti 2010” spiegano che tutto sta funzionando alla grande e che l'inverno, a Sappada, non ha nulla di particolarmente catastrofico. E anche le temperature, in altre zone del Veneto estremamente rigide, tutto sommato sono ancora nella norma.

Ieri in paese c'erano -8 gradi e tutti gli impianti , salvo la seggiovia Sappada 2000, nonostante il vento erano aperti e perfettamente funzionanti.

I rumors sulla stampa nazionale e sulle televisioni hanno in realtà dato l'impressione a molti turisti e viaggiatori che raggiungere le località di montagna fosse una specie di attraversamento dell'artico.

In realtà le strade sono comode e ben pulite sia in provincia di Belluno e sia in Friuli; dunque nessun problema vero. Ed anche le piste, grazie alle temperature fredde ma non glaciali, sono perfettamente preparate per accogliere al meglio gli sciatori.

Di fatto, però, l'effetto “stiamocene tutti a casa” generato dalle allarmanti notizie che arrivano dal centro Italia in particolare, ha avuto un suo peso negativo anche dove il maltempo non c’è. Ed infatti alcuni operatori turistici Sappada lamentano cancellazioni di prenotazioni per l'effetto della paura di trovarsi in un mare di neve. Invece la neve ed il vento hanno portato disagi nelle aree di pianura: in montagna, invece, questo inverno è uno tra i più “regolari degli ultimi anni”, anche se è caduta poca neve.

Alessandro Mauro

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