Veneto Strade scrive ai Comuni per il taglio delle piante

BELLUNO. Prima abeti alti trenta-quaranta metri, poi il nulla. «Cantano» le motoseghe in tanti comuni bellunesi, dove si stanno cominciando a riparare i danni che due mesi di maltempo hanno fatto nei...

BELLUNO. Prima abeti alti trenta-quaranta metri, poi il nulla. «Cantano» le motoseghe in tanti comuni bellunesi, dove si stanno cominciando a riparare i danni che due mesi di maltempo hanno fatto nei boschi e lungo le strade. Sono centinaia di migliaia gli alberi abbattuti, tranciati a metà, con i rami spezzati. Tanti sono finiti sulle strade, bloccandole e mettendo a rischio la vita degli automobilisti. Gli enti pubblici e i gestori delle strade per ora possono solo cercare di evitare che gli alberi rappresentino un pericolo per la viabilità e già questo è un lavoro enorme. A Ponte Serra, comune di Lamon, in una sola giornata è sparita la piantagione di abeti a lato dell'albergo Ponte Serra, tra la strada regionale del Passo Rolle e la provinciale per Lamon (nella foto, prima e dopo). Al taglio ha provveduto il proprietario dopo che una quindicina di piante era caduta sulla strada regionale il 31 gennaio, a causa della neve molto pesante.

La situazione è difficile lungo tutte le strade bellunesi, dalle comunali alle statali. Al punto che Veneto Strade si è mosso con una lettera mandata a tutti gli enti, ai sindaci e a tutti coloro che possono essere interessati dal problema. La questione è complessa, difficile da risolvere e purtroppo affidata più che alle norme che sono farraginose e incomplete, alla buona volontà e alla serietà di tutti, privati e enti pubblici.

«Ci sono le norme del codice della strada e delle ordinanze che risalgono al 2002» spiega Sandro D'Agostini di Veneto Strade. Norme che prevedono l'obbligo da parte dei proprietari di fare la manutenzione lungo le strade, tagliando gli alberi che possono rappresentare un pericolo. Ma non è così facile e D'Agostini ne ha esperienza diretta: «Per far tagliare un albero in Agordino, mi sono confrontato con quattro avvocati, due ricorsi al Tar, un ricorso alla sovrintendenza e una diffida». Non sono tutti come quello agordino i proprietari dei terreni, ma le situazioni delicate sono molto numerose: terreni di piccoli dimensioni, con tanti proprietari, magari residenti all'estero o molto anziani. Nella lettera inviata ai comuni Veneto Strade chiede collaborazione, informazioni sui proprietari e aiuto per convincerli ad intervenire. Servirebbero atti di indirizzo tra enti locali, gestori delle strade, enti forestali per una linea comune di intervento e per convincere i proprietari ad essere più attenti e attivi.

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