Veneto Strade, la Provincia aumenterà la sua quota

Padova ha deciso di vendere la partecipazione all’interno della società Padrin spiega il motivo di questa scelta e della precedente cessione

belluno

La Provincia di Belluno parteciperà all’acquisizione della quota di Veneto Strade messa in vendita dalla Provincia di Padova. La decisione è frutto di una riunione di maggioranza dei giorni scorsi, dopo che la Provincia di Padova aveva comunicato l’intenzione di “liberarsi” della sua quota, pari al 7,14% della società. «Poco dopo», spiega il presidente di Palazzo Piloni, Roberto Padrin, «il collega di Treviso ha scritto a tutti noi, rendendo noto che eserciterà il diritto di prelazione. Noi ne abbiamo parlato in maggioranza e abbiamo deciso di partecipare».

Attualmente la Provincia di Belluno detiene una quota del 2%, mentre Treviso e la città metropolitana di Venezia hanno il 7,14% e la Regione ha ancora in mano il 76,42% di Veneto Strade, perché l’Anas, che da accordo raggiunto ormai da diverso tempo, dovrebbe entrare nella società con il 51%.

«Il valore della quota messa in vendita da Padova è di 500 mila euro e ogni socio che eserciterà il diritto di prelazione potrà acquistare una quota proporzionale alla propria partecipazione attuale. Non sappiamo ancora con precisione quanto costerà questa acquisizione, ma si tratta di un valore molto limitato».

Dopo che l’acquisizione verrà perfezionata, la quota di Veneto Strade in mano a Belluno rimarrà comunque residuale: «Questo non ci darà diritto ad avere un posto nel cda», conferma Padrin. «Ma si tratta di mantenere e confermare il ruolo della Provincia all’interno della società. È fondamentalmente una questione politica, ma ora la cosa più importante rimane l’ingresso di Anas in Veneto Strade. Da quell’accordo sono cambiati tre governi, non credo che il ritardo sia dovuto a motivi diversi».

Padrin ricorda anche il motivo della decisione di cedere parte delle quote della Provincia di Belluno (in passato, cioè fino a qualche mese fa, tutte le Province avevano la stessa partecipazione in Veneto Strade): «Doveva servire proprio a favorire l’ingresso di Anas, ma soprattutto la riclassificazione di alcune strade, passaggio che per noi era fondamentale. La convenzione in essere tra la Provincia di Belluno e Veneto Strade, infatti, ci impone di trasferire alla società 15,5 milioni all’anno, una cifra che ci ingessa il bilancio togliendoci notevole capacità di manovra. Con la riclassificazione di molte strade, passate ad Anas, il nostro obiettivo è ridiscutere la convenzione e quindi la nostra scelta è stata di carattere economico finanziario». —

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