Veneto Strade al lavoro sul torrente Rio Gere

Dopo che era stata Cortina Cube a tamponare l’emergenza successiva alla colata si sta ora asportando il materiale per evitare possibili nuovi problemi sulla sr48

CORTINA. Gli operai di Veneto Strade sono al lavoro da venerdì per sistemare il torrente Rio Gere che domenica scorsa si era riempito di ghiaia e fango. Un forte temporale si era infatti abbattuto sul Cristallo e su forcella Son Forca, e così si è mosso il ghiaione che ingrossa il torrente Rio Gere. Sassi e ghiaia sono arrivati sino al ponte della sr 48 che passa a Rio Gere e che porta a Cortina o ad Auronzo. Lunedì mattina gli uomini di Cortina Cube, la società che gestisce le ski aree di Cristallo, Faloria e Mietres, hanno lavorato incessantemente per risistemare la situazione.

Prima hanno ripulito la zona nei pressi del ponte e poi hanno ripristinato la strada che sale alla pista Ru de ra Gieres dove nel pomeriggio si è tenuta la commemorazione per i sette anni trascorsi da quando l'elicottero del Suem si abbatté al suolo e morirono sul colpo i membri dell'equipaggio. Come sempre, a dare l'allarme era stato Nicola Bellodis, gestore del ristorante Rio Gere e volontario del Soccorso Alpino. Da Cortina Cube sono intervenuti subito, ma ora è arrivata anche Veneto Strade.

«Gli operai di Veneto Strade stanno lavorando per asportare più ghiaia possibile», dichiara Enrico Ghezze, amministratore di Cortina Cube, «e stanno ammassando il materiale sul nostro piazzale; poi valuteremo dove metterlo. L'obiettivo è fare posto affinché, se dovesse rimettersi in movimento il ghiaione che sta sopra il torrente Rio Gere, il materiale che cola non arrivi in strada. Queste carreggiate sono diventate fondamentali. Ogni qualvolta viene chiusa la Statale ad Acquabona, per la frana del Sorapis, il traffico viene deviato tutto su questa strada regionale. Attendevamo e abbiamo anche sollecitato l'intervento di Vento Strade perché sinora abbiamo ripulito l'area noi con i nostri mezzi ed a nostre spese. Per il futuro ci auguriamo di poter pianificare degli interventi strutturali e anche un piano di emergenza efficiente. Va stilato un piano di gestione dell'emergenza», chiosa Ghezze, «come per Acquabona, anche a Rio Gere ci dovrebbe essere un monitoraggio in caso di forte maltempo effettuato da personale qualificato per garantire incolumità ai passanti». (a.s.)

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